Un nuovo orizzonte
Grandi tavole illustrate accompagnano il viaggio di un ragazzino che deve affrontare, da solo, il mare e l’ignoto. Parte, fiducioso, anche se non sa quando e dove arriverà né cosa l’aspetta. Non ci sono riferimenti a luoghi e situazioni riconoscibili ma non si può fare a meno di pensare ai tanti ragazzini soli che si trovano a dover lasciare tutto e affrontare un futuro di cui non hanno alcuna certezza.
Su e giù con Bunny
Un coniglietto è alle prese con la neve e una gran voglia di sciare. Ma ha bisogno di aiuto e lo chiede ai piccoli lettori che dovranno inclinare il libro, scrollarlo, capovolgerlo per permettergli di divertirsi e tornare a fine giornata a casa al caldo, dalla mamma.
Luna park
“Piango. Abbraccio forte il cuscino, di nuovo, per stringere forte la mia mamma. Vorrei uscire dal tunnel dell’orrore. Vorrei far uscire lei. Ma non so come fare. Non posso chiedere aiuto. Altrimenti dovrei dire a qualcuno che a casa mia c’è questo luna park segreto. Dovrei dire le stesse parole del mostro e quello che risponde la mamma. Dovrei dire che non so quante volte devo ripetere ti prego perché un desiderio si avveri”. In una manciata di giorni si svolge la storia di Benny e Stella, bambini troppo soli alle prese con la peggiore delle violenze, quella nascosta fra le mura di casa, di cui è difficilissimo parlare e da cui si cerca spesso di restare lontano.
Ciao ciao giocattoli
Vincitore del Silent Book Contest 2016, primo concorso internazionale dedicato ai libri senza parole, questo albo si presta a tante letture, lasciando ciascuno libero di seguire le traiettorie diverse e i diversi pensieri che suggeriscono i protagonisti mentre esaminano giocattoli e ripercorrono ricordi.
Cavalcavia
“Bucare, trafiggere, offendere, mordere, colpire, umiliare, travolgere, graffiare, uccidere, punire, sfregiare. Ma io lo faccio in nome della pace”. Le grandi immagini su doppia pagina trascinano in un crescendo che sempre di più sottolinea, anche attraverso le poche righe di testo, l’assurdità di ogni guerra. Chiudiamo il libro, direttamente interpellati da Tessaro: “E tu? Cavalca via. Cavalca via da tutto questo, cavalca via da questa logica desolante. Cavalcavia”.