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La porta delle stelle

Ingvild Rishøi
Iperborea
2024

“Ma io non ce la faccio a non sperare. Il mio cervello è fatto così. Allora spero che qualcuno distrugga la Porta delle stelle e chiuda tutti i rubinetti per spillare birra del mondo, ma non succederà mai, la birra continuerà sempre a scorrere da qualche parte, e nella mia testa si fa tutto nero. Non ho niente da dire. E va avanti così. Continuo a pensare e poi viene la notte, perché viene sempre”. È la piccola Ronja che racconta del padre, che le ama tantissimo ma che non riesce a stare lontano dall’alcol né a tenersi un lavoro e di sua sorella Melissa che si barcamena fra scuola e lavoro per dare una parvenza di sicurezza alla famiglia ed evitare l’intervento dei servizi sociali. Mentre Natale si avvicina e la bambina desidera con tutte le sue forze che le cose si sistemino, si ritroverà insieme alla sorella a vendere abeti e ghirlande.

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Cromosomi

Fabian Negrin, Kalina Muhova
edizionicorsare
2025

Lucia ripercorre la sua storia e quella della sua famiglia a ritroso nel tempo attraverso ricordi, racconti, tratti somatici comuni e oggetti passati in eredità di generazione in generazione, fino ad arrivare ad un’antenata preistorica comune a tutti, di cui porta orgogliosamente il nome. La tendenza dell’umanità alla mescolanza di patrimoni genetici e culturali è sottolineata dall’autore che dice “L’avere vissuto in tre Paesi diversi, ognuno per molti anni, ha fatto di me una specie di miscela, forse senza i legami fortissimi che congiungono qualcuno che nasce, vive e muore nello stesso posto […] Quando tornavo in Argentina mi dicevano che avevo accento italiano, in Messico avevo accento argentino, in Italia si sente la mia pronuncia latina e lo stesso credo valga per le mie influenze artistiche.” Belle immagini e poche parole ci invitano a seguire un filo rosso che ci conduce a ritroso nel tempo fino a raggiungere il famoso australopiteco Lucy, simbolo dell’origine comune di tutti gli esseri umani”.

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Mio fratello è a Ferramonti

Pietro Reggiani
Coccole books
2024

“Cara Miriam, dolce sorellina […] presto dovremmo essere trasferiti e lasceremo il carcere. Potremmo andare in un luogo lontano, ma tu devi stare tranquilla, ci rivedremo presto”. Siamo nel giugno del 1940 e seguiamo le sorti di due fratelli ebrei attraverso le lettere che si scrivono. Gabriel sostiene la sorellina mentre la situazione si fa sempre più difficile. Lui è internato nel campo di concentramento di Ferramonti, in Calabria dove rimarrà fino alla fine della guerra mentre il resto della famiglia non tornerà dai campi di sterminio. I due fratelli immaginari permettono di conoscere le persecuzioni razziali e anche la realtà poco nota dell’unico campo da cui nessuno fu deportato in Germania.

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Pesce Chiappa

Pauline Pinson, Magalì Le Huche
La Nuova Frontiera
2025

“Pesce Chiappa sembra un sedere. Glielo dicono tutti”. Stanco di essere preso in giro per il suo aspetto e di essere fonte di divertimento per gli altri pesci, va in esplorazione dei fondali marini. Si ritroverà in un modo affascinante dove farà numerosi incontri, fino a quello che cambierà le sue prospettive.

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Amore zoppo

Enrico Papa
Minerva
2025

“Sull’argine c’è una donna, Rina è il suo nome. Rina ha diciott’anni, il passo incerto, e una borsa carica di coraggio […] il posto di blocco è alle sue spalle, ormai lontano. Disarmato a compassione trema anche il più nero dei cuori. Impotente s’arrende il soldato d’innanzi all’amore zoppo”. È narrata in forma poetica e accompagnata da belle illustrazioni, la storia della nonna dell’autore, che la poliomielite aveva lasciato zoppa fin da piccolissima e che viveva gli stenti di una delle tante famiglie contadine della pianura del bolognese. Non poteva neanche pedalare e usava la bicicletta solo come appoggio al suo camminare e affrontare posti di blocco con una borsa piena di bottiglie di latte e ben altro nel sottofondo. Una delle tante donne che non ha poi chiesto riconoscimenti né onorificenze, scuotendo la testa mentre diceva Cos’avrò mai fatto di speciale?”.

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Canguro Papini

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