La prima storia che abbiamo raccontato
Un grande albo senza parole dalle grandi illustrazioni sui toni del grigio che ci invitano a seguire un gruppo di uomini all’inizio della storia del mondo. Dalla lotta per la sopravvivenza alle grandi migrazioni in fuga dal freddo fino alla scoperta del fuoco e di un rifugio. Sarà qui che una bambina scoprirà il potere dei segni tracciati sulle pareti della grotta e il fascino del racconto.
Nullo il bambino quasi invisibile
Nullo vive in uno strano istituto, una Casa segreta dove si cerca di riparare i bambini considerati difettosi. Lui, per esempio, può sparire all’improvviso anche se non sa bene come succede. La vita è dura e il piccolo riesce a fuggire e a rifugiarsi in fondo ad un cortile insieme ad un gatto malandato. Mentre si nasconde dagli uomini mandati dalla direttrice a riprenderlo, osserva quello che succede nel palazzo vicino. È l’inizio di numerose avventure e incontri straordinari. Il lieto fine è assicurato e i cattivi vengono giustamente puniti mentre tutti i bambini saranno liberati. Il libro è stampato con criteri di alta leggibilità che lo rendono accessibile a chi ha difficoltà di lettura.
Mi chiamano Teschio
“Hanno tutti paura di me. Per questo mi chiamano Teschio”. Con questa dichiarazione, Il ragazzino comincia a raccontare della scuola e dei gatti del paese che perseguita insieme ai suoi due amici. Ma quando a scuola arriva una supplente che sembra una strega, i tre cominciano a spiarla per averne conferma. Perché la maestra passa le sue serate al cimitero? Determinato a scoprirlo, Teschio la segue e scopre che le cose non stanno come pensavano. Il libro è stampato con criteri di alta leggibilità che ne consentono la lettura anche a chi ha difficoltà.
Come un incantesimo
“È tutto quello che ho sempre desiderato. Per tutta la vita. Essere semplicemente inclusa. Essere diversi dagli altri ha un prezzo. Un fiore mette le spine quando è stato estirpato dal terreno troppe volte. O quando non riceve mai un raggio di sole. […] Io sono la resilienza. Ho un cervello, un paio di mani e due occhi che fanno le cose in modo diverso dal resto del branco […] a volte le mie mani possono tremare, ma questo non impedirà loro di riuscire. I miei passi possono farmi cadere più volte di quanto non voglia ammettere, ma nessuno riesce a rialzarsi più velocemente di me”. Ramya è disprassica e questa sua caratteristica la fa soffrire e la isola dal resto della famiglia. Quando muore l’amato nonno entra in possesso di un libro che le fa scoprire un mondo magico che ha bisogno del suo aiuto. Come tutti i libri della collana, anche questo romanzo è stampato con criteri di alta leggibilità.
Misha. Io, i miei tre fratelli e un coniglio
È Roya, una bimba di nove anni, a raccontare di sé, della sua famiglia e di Misha, il coniglietto che acquista per avere un animaletto da compagnia, adesso che hanno finalmente un posto dove stare e da cui non devono più fuggire. Sarà proprio l’animaletto a stimolare i ricordi e a permettere alla bambina di ripercorrere, insieme ai fratelli e ai genitori, la storia della fuga dall’Afghanistan e tutti i passaggi che li hanno infine portati ad avere accoglienza nei Paesi Bassi. Il libro è stampato con criteri di alta leggibilità che lo rendono accessibile anche a chi ha difficoltà di lettura.