Scrivere bene per includere… meglio
“Cercare un linguaggio inclusivo significa avere una visione globale della fruibilità di un testo in relazione ogni volta ai propri destinatari, coniugando leggibilità e comprensibilità, categorie indipendenti e interconnesse”. Se ne occupano in particolare la linguistica che, partendo dal testo, ne verifica il grado di leggibilità e la neuropsicologia che parte, invece, dalle capacità della persona di leggere e comprendere un testo. Il tema dell’inclusione viene associato anche alle tematiche di genere e quindi all’uso di particolare attenzione o di simboli grafici per evitare le desinenze maschili e femminili. Ma in entrambi i casi questo porta a testi complessi e di difficile leggibilità e comprensione. Quali sono le caratteristiche di leggibilità e comprensibilità di un testo, in particolare di un testo scritto, che lo rendono inclusivo?
La vita indipendente per le persone con disabilità
Il diritto delle persone con disabilità a scegliere come, con chi e dove vivere è sancito dalla Convenzione Onu del 2006 che anche l’Italia ha ratificato nel 2009 ma che fatica ancora a trovare piena attuazione. Un esame della legislazione attuale che mette in luce punti di forza e criticità e che offre anche alcune chiavi di lettura per capire come sia ancora lontano il pieno riconoscimento del diritto ad una vita indipendente per le persone con disabilità.
Accessibilità comunicativa
Risultato della collaborazione triennale fra la Rai e il Politecnico di Milano sul tema dell’accessibilità e comunicazione audiovisiva, questo manuale analizza le esigenze delle persone con deficit sensoriali e propone progetti, esperienze e pratiche che hanno l’obiettivo di rendere realmente accessibile la comunicazione in ogni suo aspetto, dal design, ai contenuti digitali, ai palinsesti radiotelevisivi, agli artefatti, all’editoria, ai musei, ai webinar. Analizza inoltre il contributo che può dare l’Intelligenza Artificiale in questo ambito.
Partecipazione e accessibilità
Con il contributo di diversi autori, il libro offre una panoramica sui servizi culturali italiani e la loro capacità di accogliere tutti perché “eliminare barriere rendendo la cultura accessibile a tutti significa creare le opportunità affinché i diritti non rimangano sulla carta, ma trovino attuazione, diventando reali, e le persone con disabilità non debbano più sentirsi ospiti scomodi, inattesi, non graditi, ma invece possano partecipare pienamente alla vita culturale della comunità, arricchendola con le proprie esperienze e conoscenze. Ragionare in termini di accessibilità vuol dire quindi darsi l’obiettivo di trasformare i luoghi culturali in spazi di inclusione, di condivisione, di partecipazione e, non di meno, di democrazia e di coesione sociale”.
Il mondo dei sordi in 150 domande
“Spesso, come Sordi, ci sentiamo spiazzati e non sappiamo cosa rispondere ai vari quesiti dei genitori e degli studenti dei corsi LIS, perché non abbiamo pensato a sufficienza a molti dei temi sui quali chiedono chiarimenti”. Così nasce questo libro che dà risposta a 150 domande che affrontano e analizzano tutti gli aspetti legati alla cultura e alla comunità sorda e riflettono sulle sue dinamiche identitarie, sulla lingua dei segni e sulle sfide educative e sociali connesse alla sordità.

