Come d’aria
“Desideravo la bellezza, l’ho detto. E tu, a dispetto degli occhi molto ravvicinati e delle sopracciglia unite, nonostante lo strabismo e la microcefalia, sei sempre stata una bella bambina. Si può dire che la bellezza sia stata insieme la tua condanna e la tua salvezza […] all’inizio questo mi infastidiva, mi domandavo se fosse giusto che gli altri si avvicinassero a te solo perché eri bella. Ma poi in quel “solo” ho trovato il senso più nobile e profondo della parola bellezza. Ho pensato che ciascuno di noi riceve almeno un dono dalla vita e che, nella sfiga generale, tanto vale approfittarne. Desideravo la bellezza e l’ho avuta: ho avuto te […] sono qui sdraiata sul letto e ti scrivo mentre fuori piove […] la tua badante diventa anche la mia. La domenica il babbo ci solleva entrambe dal letto […] finirò con disciogliermi in te? Sono Ada. Sarò D’aria”.
Sono Marìca disabile spericolata
“Ho sempre desiderato assaporare la vita, fare le esperienze che fanno tutti, lasciarmi prendere dalle emozioni, innamorarmi, perché non volevo – e non voglio – essere spettatrice della mia esistenza, ma vivere pienamente”. Non ha avuto una vita facile Marìca (con l’accento sulla i, precisa lei), nata con una disabilità motoria che la limita nei movimenti ma non nel desiderio di autonomia. In questo è stata assecondata dal padre, morto troppo presto, mentre le apprensioni della madre le hanno spesso sbarrato la strada. Nel libro ripercorre la sua vita e le tante difficoltà che ha dovuto affrontare per poter raggiungere indipendenza e serenità.
Autism work
Il saggio indaga sulle possibilità che il mondo del lavoro può offrire a persone con disturbi dello spettro autistico: gli ostacoli sono molti, tanto che solo il 16% di loro trova occupazione a tempo pieno. L’autore propone molti casi di studio reali che esaminano la vita lavorativa quotidiana di persone autistiche in una vasta gamma di impieghi e fornisce soluzioni costruttive sia per i datori di lavoro che vogliono migliorare il proprio ambiente di lavoro, sia per le persone autistiche che stanno valutando le loro possibilità̀di impiego. Mette anche in luce l’area trascurata delle differenze di genere sul posto di lavoro e i costi della capacità delle donne autistiche di “mascherare” la loro condizione.
L’assistenza educativa per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità
Dopo un esame della legislazione, il testo descrive funzioni e competenze dell’assistente educativo che deve supportare gli alunni che ne hanno necessità nelle aree relative all’autonomia personale e scolastica, alla mediazione comunicativa e alla socializzazione. Suggerisce anche applicazioni e ausili che possono assumere un ruolo rilevante per tutti i bambini.
Dislessia scuola primaria
Come posso fare se un alunno legge lentamente o non capisce quello che legge? E se non riconosce i diversi caratteri? Se non sa gestire il tempo? Se non trova le parole o rinuncia in partenza? Un piccolo manuale per gli insegnanti che prova a dare risposta e indicazioni pratiche a questi ed altri interrogativi per affrontare con successo difficoltà tipiche della dislessia.