Ma i disabili fanno sesso?
Iacopo Melio prova a “scardinare pregiudizi e luoghi comuni, strappare etichette per farne piccoli coriandoli colorati da lanciare in aria e far festa a base di inclusione, incontro e accessibilità”. In questo libro raccoglie 100 domande fra le più comuni che gli hanno rivolto in oltre dieci anni di attivismo e cerca di “dare delle risposte semplici (perché il più delle volte, le cose, semplici lo sono davvero) per tentare di fare qualche passo avanti nella costruzione, insieme e solo insieme, di una società che scelga di realizzare ponti anziché alzare muri”.
Le ventisettesveglie di Atena Ferraris
“Siamo tutti diversi, e quindi nessuno è diverso. Anzi: siamo tutti diversi, e quindi nessuno è strano. Non c’è niente di strano nell’essere diversi. La vera stranezza è non essere strani” dice la madre di Atena, con cui la figlia si confronta quotidianamente, anche se solo nella sua testa. La madre è morta, lei vive da sola in compagnia di ventisette sveglie per ricordarsi ogni giorno di lavorare, di mangiare, di andare a letto, di smettere di pensare. Così mantiene l’equilibrio, aiutata anche dalla rivista di enigmistica che cura personalmente. Atena ha un gemello che la trascinerà ad una scuola di magia dove pare sia stato commesso un crimine. Costretta ad abbandonare il suo guscio, lo aiuterà a risolvere il mistero e scoprirà che può mettersi in discussione e provare ad aggirare qualcuna delle regole che si è costruita senza che sia la fine del mondo.
Sindrome di Down scuola primaria
Una guida pratica per affrontare alcune delle più comuni situazioni problematiche e comportamenti tipici di bambini con Sindrome di Down, fra le competenze adattive e sociali, le capacità di comunicazione e i percorsi di apprendimento. Il libro ne analizza le caratteristiche e propone strategie di intervento avendo sempre presente che quei bambini possono avere comportamenti problematici, ma non sono bambini problematici.
Caro signor Meyer ti racconto
“Nella scuola ospedaliera, dove l’essenziale balza subito in evidenza, la cura della relazione è la condizione stessa senza la quale non è possibile condurre nessuna attività educativa. Le circostanze estreme costringono a rendersi manifesto il bisogno di sostenere tutta la proposta educativa attraverso una relazione autentica” sostiene l’autrice che dal 2016 lavora presso la scuola primaria all’interno dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e in questo libro, rivolgendosi idealmente al suo fondatore, racconta la sua esperienza e le storie dei tanti bambini che ha incontrato.
Autismo e istruzione come la vedo io
Come valutare un efficace programma educativo? L’importanza di interventi precoci, sviluppare il talento, migliorare la flessibilità, limitare il tempo davanti allo schermo. Sono solo alcuni dei punti cui, partendo dalla sua esperienza diretta, la neuroscienziata cerca di dare risposta mentre propone tecniche e strumenti efficaci per affiancare i bambini nello spettro autistico, suggerendo la necessità di concentrarsi sui loro punti di forza.