La seconda avventura
“Chiudo gli occhi e ascolto. Il mormorio del fiume mi porta parole fin dentro la cabina del camion. E io le pesco una alla volta, parola dopo parola dopo parola. Forse dovrei prendere una penna e annotarmi tutto, ma invece scendo dal camion e faccio quattro passi. C’è una sponda di sassi che scende verso il fiume. Siria è laggiù da qualche parte. Non la raggiungo, mi siedo e basta. Afferro un sasso e lo tengo in mano. Poi un altro e un altro ancora e si forma una prima frase e poi si forma la seconda. Li lancio in alto e li riacchiappo al volo e la poesia, o quello che è, cade dentro la mia testa”. Alla guida del camion del padre, la giovanissima Bianca scappa da un dolore troppo grande. Lungo la strada raccoglie una strana donna che non parla ma lascia intravedere un passato misterioso e tragico. La cabina del camion le obbliga ad una vicinanza che porta a momenti di intimità ma anche di tensione mentre il viaggio le porta lontano e insieme dentro se stesse.


Cosa fare quando non c’è la luna e invece si vuole passeggiare illuminati dalla sua luce? Il piccolo Harold non ha esitazioni e la disegna con la sua matita viola poi prosegue tratteggiando tutto ciò che gli occorre per la sua avventura notturna. Quando la stanchezza comincia a farsi sentire dovrà trovare il modo di raggiungere la sua casa e il suo lettino. Scritto nel 1955, l’albo mantiene intatto il suo fascino mentre anche noi non possiam far altro che seguire le linee viola e ciò che riescono a creare.
Alice ha quindici anni, vive con la madre dopo che il padre le ha lasciate. Le tensioni sono continue mentre affiora sempre più un passato di cui non è mai stata messa a parte. L’abbandono, senza alcuna comunicazione, da parte del fidanzato infrange il precario equilibrio in cui viveva e la manda in crisi. La notizia di un caso di violenza nei confronti di una coetanea sconosciuta, la scuote profondamente, la porta a fare nuovi incontri, a rivedere le sue relazioni e a mettersi in una dimensione di ascolto nei confronti dei suoi genitori. Potrà così fare i conti con le loro storie, difficili e dolorose e, insieme, provare a leggere dentro se stessa e guardare al futuro con disponibilità e capacità di scegliere la strada giusta.
Prendendo spunto dalla vera storia di un pesce che visse 205 anni, l’albo segue le vicende di Alba, il pesce protagonista, alle prese con l’inquinamento dei mari e la distruzione dell’habitat che le permetteva di vivere, insieme a tanti altri abitanti delle acque. La salverà una bambina che la trova imprigionata nella plastica e che, da quel momento, decide di ripulire il mare a cui poterla poi riportare. Un lieto fine per i piccoli lettori ma ancora un’utopia nel mondo reale.
Nell’inseguire la sua palla, la piccola protagonista si trova proiettata in un mondo fantastico dove incontrerà attori e registi famosi. Un gioco divertente per i lettori che, osservando le sagome dei personaggi che la bimba trova sul suo cammino, devono indovinare a chi corrispondono. Per chi non ci riesce, in fondo al libro ci sono le risposte!