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Mese: Aprile 2018

Celestiale

“Io ce l’ho qualcuno a cui voler bene. Si chiama Fabrizio Fiorini, e secondo me Fabrizio Fiorini è un nome celestiale. Celestiale è una parola che ho letto sopra un libro e mi è piaciuta, così me la sono presa per dire la qualità principale di Fabrizio Fiorini, che è la celestialità. Ma la parola celestiale è appropriata anche per il gusto delle patatine fritte, per il suono del violoncello, e per le canzoni dei Madredeus, che sono un gruppo del Portogallo di quelli che piacciono a me […] certe volte mi sembra che le parole siano potenti, e che mi portino altrove anche se la macchina non ce l’ho, e nemmeno la patente, e mi tocca stare in mezzo alla nebbia”. Maddalena, voce narrante, Fabrizio e Ivano: tre adolescenti alle prese con se stessi, l’amore e la ricerca di certezze. La prima innamorata delle parole (e di Fabrizio Fiorini!) e ben consapevole della loro potenza, il suo innamorato timidissimo e apparentemente non in grado di usarle, le parole. Ivano, invece, il fratello di Maddalena, apparentemente delle parole non sa che farsene ed è in guerra con il mondo intero. Ma anche per lui le parole saranno un’ancora di salvezza.

Se dico no è no

Una semplice storia di bambini e bambine, raccontata da Nico, unico maschio in una famiglia allargata di sole donne, dove vive anche la cugina, manco a dirlo con lo stesso diminutivo. A decidere i nomi dei due bambini è stato l’affetto per la bisnonna Nicolina, arzilla vecchietta ben consapevole dei propri diritti. In uno scambio continuo di ruoli che vede la bambina molto più brava del cugino in matematica e appassionata suonatrice di tromba mentre lui preferisce il violino e le materie letterarie, la storia si snoda leggera mentre suggerisce che ciascuno deve seguire i propri desideri e le proprie inclinazioni a prescindere da quanto vorrebbero pregiudizi e consuetudini.

 

La bambina che andava a pile

“Decifrare la mia lingua è già un’avventura. Inseguo parole ballerine che vanno e vengono su labbra mute […] ho una vita fatta di fili ed elettronica e l’altra di eterno silenzio. E nessuna è interamente mia”. Le riflessioni su stessa di una bambina che sta facendo i conti con la presa di coscienza della propria sordità che sta cercando la sua identità e il riconoscimento da parte degli altri.

FeLicottero

“A Fenicottero manca una zampa, e alla zampa manca Fenicottero. A volte gli prude quella zampa che non trova, gli vengono i crampi, ma lui non sa dove grattare. La zampa forse sta giocando a nascondino con lui, ma ha vinto già da molto tempo. Fenicottero la cerca tra le piume, piano piano. Ma non riesce a trovarla, la zampa è sparita”. Il giovane trampoliere si sente solo e impotente ma saranno proprio gli altri animali, e la sua capacità di autoironia, ad aiutarlo a riprendere forza e sicurezza e tornare a volare. Anche se con una zampa sola.

3300 secondi

Léa è innamorata di Julie ma non sa se è ricambiata, Ilyes frequenta un gruppo di teatro che lo sta aiutando a superare le barriere che il suo essere straniero ha eretto fra i compagni e nel paese, Clément cerca di sopravvivere alla morte della sorella maggiore, suo unico punto di riferimento in una famiglia difficile. Océane, infine, deve trovare il coraggio di raccontare la violenza che ha subito ad una festa. Si svolge tra il suono di una campanella e quello successivo, il tempo di un’ora di lezione, la storia di quattro ragazzi che non si conoscono ma le cui strade, forse, si incroceranno mentre diventano grandi. Il libro è stampato con EasyReading®Font per renderlo accessibile anche a chi ha difficoltà di lettura.