Click
“Ho preferito che non si sapesse che sono epilettico […] è una malattia troppo strana, e col fatto che in ogni momento puoi cadere a terra contorcendoti e sbavando, mi sono vergognato: tanto cosa cambia, con la terapia che funziona crisi non ne ho avute più! Mi ha preso la paura che da quel momento in poi tutti mi avrebbero guardato come un diverso […] continuo a far finta che la malattia non cambi nulla e che tutto sia esattamente come prima, quando so benissimo che non può essere così”. Cesare, quindici anni e tante domande su se stesso e i cambiamenti dell’adolescenza, si trova all’improvviso a fare i conti con crisi epilettiche che lo lasciano confuso e ancor più in difficoltà con se stesso e gli amici. Un bel romanzo che affronta con delicatezza un deficit che non si vede ma di cui si ha ancora paura.


Albert, di origini portoghesi, vive da tempo immemorabile in Francia ai margini di un popoloso quartiere abitato per lo più da immigrati di cui non vuole sapere nulla. Quando sarà costretto ad occuparsi di Memouna, nove anni e un caratterino pepato, dovrà rivedere la sua prospettiva e i suoi pregiudizi.
Un romanzo rivolto ai più giovani perchè sappiano come, in un recente passato, vivevano i tanti italiani che lavoravano in Svizzera e non potevano tenere con sè i propri figli. Così tanti bambini sono cresciuti lontano dai loro genitori e tanti altri, come Teresa, li hanno seguiti ma sono stati tenuti nascosti senza poter uscire di casa. Pena la perdita del lavoro e l’immediata espulsione. Si calcola che almeno trentamila bambini abbiano condiviso le sorti della piccola protagonista.
Zu coniglio ha la s sibilante “come un ferpente a fonagli che ftrifcia” ma convive allegramente con questo piccolo difetto, ci racconta le cose che gli piacciono e chi sono i suoi amici. Una piccola storia per aiutare i bambini ad accettare le proprie caratteristiche e a guardarsi intorno fiduciosi.
“Da quando sono nato, ho la testa fra le nuvole. Lungo i grandi sentieri, cavallo blu, vado dove voglio. Non dimentico mai che la mamma mi ha insegnato a essere libero come l’aria”. Grandi tavole coloratissime e poche righe di testo per raccontare una storia di libertà interiore e di scelte coraggiose.