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Mese: Luglio 2014

Storia di Malala

“Tra poco le montagne diventeranno invisibili, e le piccole luci di Mingora si accenderanno timide, una dopo l’altra, come per non farsi notare troppo. Dietro ognuno di quei lumicini un po’ sfocati ci sono tante famiglie come la sua, riunite intorno a un pasto e alle proprie storie. E in quel momento Malala capisce una cosa importantissima: i talebani possono sparare, bombardare, gettare l’acido in faccia alla gente, ma non possono distruggere tutto. Non possono cancellare i ricordi felici delle persone”. La storia di una ragazzina coraggiosa che non ha rinunciato a far sentire la sua voce in difesa del diritto allo studio per le bambine e le ragazze pakistane e che per questo ha rischiato la vita.

La difficoltà di essere speciali

Una malattia invalidante e molto dolorosa trasforma di punto in bianco l’autrice da medico a paziente. Il racconto delle difficoltà che ha incontrato si intercala con le riflessioni di Scortegagna che aiuta a riflettere e ad assumere un punto di vista diverso, più capace di ascolto e più rispettoso della dignità dei malati.

La bicicletta di bambù

L’obiettivo era quello di raccogliere fondi per la costruzione di una scuola in Zambia: settantacinque giorni e 8371 chilometri in sella a una bicicletta dal telaio di bambù, dallo Zambia fino a Londra. Il diario di un viaggio attraverso deserti, strade quasi impraticabili, villaggi sperduti, sperimentando una capacità di accoglienza e di condivisione “inversamente proporzionali al livello di sviluppo delle nazioni a cui appartengono. In Africa troverai sempre qualcuno disposto ad aiutarti, un incidente meccanico non genererà mai ansia e preoccupazione,e in un modo o nell’altro una soluzione, sia pure temporanea o raffazzonata, la si troverà”.

Mamma, ti posso parlare?

“Mamma, ti posso parlare? Quanti giorni devo ancora usare lo spazzolino? Io, frettolosamente, mentre sto uscendo per andare in ospedale a fare la chemioterapia, guardo lo spazzolino con le setole ben consumate e rispondo: – Lo puoi usare soltanto oggi, poi lo buttiamo via, è consumato. Matteo, rassicurato, mi guarda soddisfatto: era esattamente ciò che voleva sentirsi dire”. La storia di una donna: un tumore al seno, l’intervento, le cure e gli incontri e insieme la storia della sua relazione con il figlio con sindrome di Asperger che, con insospettata sensibilità, sa sostenerla nel suo difficile percorso verso la guarigione.

A cavallo sono un re

Una raccolta di storie che vedono come protagoniste diverse famiglie in cui uno dei componenti, molto spesso un figlio, ha una qualche disabilità. Famiglie che si raccontano nella loro quotidianità, nei rapporti con gli altri e che, con semplicità, dicono che “l’handicap che ha squinternato e travolto l’esistenza […] sembra lanciare una sfida sempre aperta, impegnativa, impastata di dolore e di incredibile gioia, capace di rivelare insospettabili riserve di bene, di senso, di amicizia, di attese, di domande…”.