Progettare e valutare nel sociale
Uno strumento di lavoro per tutti coloro che si occupano di progettazione e valutazione nell’ambito del sociale cui fornisce un contributo teorico e metodologico e una riflessione sugli aspetti emotivi e sui vissuti di tali processi, accompagnandola con alcune esperienze di progettazione virtuosa e di casi concreti.
Ruggine
In un’alternanza di voci, la storia parla di un vecchio alle prese con i suoi ricordi, che ci vengono proposti anche dal bambino di allora. Ricordi di scuola, di giochi con gli amici, di paura e repulsione per il vecchio barbone del quartiere. Ricordi che si intrecciano con un tentativo di abuso da parte di un adulto affidabile. Temi forti, penalizzati dall’esilità della storia e da una grafica poco accattivante.
Terremoto!
“Vorrei narrare la furia della terra,
l’inferno scatenato all’improvviso
quando natura la frustata sferra
togliendoti dagli occhi ogni sorriso.
Le bestie che ululavano, le mura
che volavano impazzite come onde,
maree da cui cresceva la paura
di chi ti chiama e di chi non ti risponde.
Così diventa la terra che si arrabbia
forte ti schianta il cuore dentro al petto
venti secondi e lei trasforma in sabbia
ciò che da sempre ti ha cullato e ti ha protetto”.
Solo un assaggio per un bellissimo libro che Arianna, che già lavorava con il Comune di Crevalcore prima del sisma del 2012, ha voluto dedicare a quei luoghi e a quella gente. L’ha scritto di getto in treno, al ritorno da una visita alla tendopoli, nei giorni immediatamente successivi al terremoto, e con grande caparbietà ha cercato un editore che glielo pubblicasse nel minor tempo possibile. Ha presentato il suo progetto alla casa editrice Lapis che ha immediatamente accettato la scommessa e con grande disponibilità ne ha permesso la pubblicazione a tempo di record. Tutti i diritti derivanti dalla vendita di questo libro andranno a finanziare la ricostruzione della biblioteca scolastica di Crevalcore.
Sotto il cielo di Buenos Aires
Una storia chiusa in un cerchio ideale che parte dall’Abruzzo del 1952, da cui Ines parte con la famiglia per raggiungere l’Argentina nella speranza di una vita migliore, che passa per gli anni della dittatura e si conclude ai nostri giorni di nuovo in Abruzzo, dove un’altra Ines scopre la verità sui desaparecidos e i bambini rapiti e adottati da persone vicine al regime. E scopre anche la lotta senza cedimenti di madri che pretendono la verità e di nonne alla ostinata ricerca dei nipoti perduti.
La bambina, il cuore e la casa
La piccola Tina vive con il padre e la nonna a molti chilometri di distanza dalla bella villa dove stanno la sua mamma triste e il fratello di poco più grande. Una separazione decisa dai grandi e legata al deficit del fratello, una decisione che Tina non può capire e che non accetta. La sua insistenza, le sue domande e il suo amore le permetteranno di raggiungere i cuori addolorati di due genitori che non sanno affrontare e accettare la disabilità del figlio.