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Le discriminazioni sulla base della disabilità

“… qualsivoglia distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo o l’effetto di pregiudiziare o annullare il riconoscimento, il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali…” . Un opuscolo per raccontare a cosa si fa riferimento quando si parla di discriminazioni basate sulla disabilità e che indica quali azioni sono possibili per contrastarle.

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Outstanding books for young people with disabilities

Il catalogo raccoglie i migliori libri, selezionati a livello mondiale per la quinta mostra internazionale sul tema, che si occupano di disabilità nei contenuti oppure perchè predisposti per speciali necessità. Sessanta titoli che rappresentano l’eccellenza, fra le oltre 140 segnalazioni giunte sul tavolo di Ibby International da tutte le parti del mondo.

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Raperonzolo

La casa editrice Uovonero ha scelto Raperonzolo dalla lunga treccia, prigioniera sulla torre per il quinto volume della collana Pesci parlanti, dedicata ai bambini che hanno difficoltà comunicative. Per loro, ma anche per tutti quelli che hanno voglia di leggere ma fanno fatica a farlo, per i bambini pigri e i bambini stranieri: la famosa fiaba è raccontata attraverso i simboli PCS, immagini grafiche che rappresentano parole, frasi, concetti.disegni semplici e chiari, facilmente riconoscibili che vengono utilizzati nella Comunicazione Aumentativa Alternativa.

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La corsa della lumaca

“In una calda giornata d’estate Lumaca uscì dalla sua tana e cominciò a correre”. Se la prima cosa che viene da chiedersi sarebbe com’è possibile che corra una lumaca, la storia si concentra invece sulla corsa in sè e sul contemporaneo tentativo da parte degli altri animali di fermarla. Perchè corre la lumaca? Dove vuole arrivare? Oppure….da cosa scappa? Poche frasi accompagnano la corsa della lumaca lungo le pagine del libro verso la conclusione: un invito a riconoscere e apprezzare l’unicità di ciascuno.

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Quando il lupo assaggiò la bambina

“Nella grande foresta nera abitava il lupo.Tutti avevano paura di lui e della sua grande bocca, per questo era sempe solo e, col tempo, era diventato cattivo. Nella città abitava la bambina….”. Si potrebbe pensare, dopo aver letto queste prime righe, che anche Arianna Papini abbia voluto cimentarsi con una nuova versione di Cappuccetto Rosso ma basta proseguire la lettura per accorgersi che non è così. La storia di questa bambina e di questo lupo va in tutt’altra direzione e può lasciare sconcertati gli adulti per l’inedito finale. Ma i bambini capiscono e sanno cogliere l’invito a guardare con attenzione e a saper mettersi in ascolto.

 

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Canguro Papini

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