Mira: #ragazze&ragazzi #contro #adulti
Un nuovo libro per Mira e i suoi amici che, questa volta, sono alle prese con adulti poco attenti, che non li ascoltano e pensano di poter decidere tutto senza tenere conto dei loro desideri e aspirazioni. La mamma di Mira vorrebbe trasferirsi fuori città, i genitori di Liva litigano moltissimo in sua presenza mentre gli insegnanti programmano verifiche in continuazione. I ragazzi non ne possono più e decidono di organizzare una protesta che permetterà loro di esprimere il disagio che provano e riaprirà il dialogo con gli adulti. Il libro è stampato con caratteristiche tipografiche che ne consentono la lettura a chi ha difficoltà.


Un’analisi sistematica degli aspetti cognitivi e metodologici della disgrafia con la proposta di strumenti operativi che aiutino a comprendere meglio questo deficit e attività finalizzate al potenziamento con strumenti compensativi che possono essere applicati in classe e che permettono di predisporre un Piano didattico personalizzato realmente inclusivo. Vengono anche proposti esempi di programmazione didattica che, pur essendo personalizzata, può essere integrata a quella della classe.
All’inizio di questa storia vediamo una grande casa dove abitano quattro bambini. Intorno tanto spazio verde e alcuni conigli. La vita scorre tranquilla, i bambini vanno a scuola e nel pomeriggio giocano fra loro mentre i coniglietti li osservano di nascosto. Un giorno sul prato viene scaricato un grande pacco regalo: è un teatrino! Ai tre coniglietti non sembra vero, muoiono dalla voglia di allestire uno spettacolo e così, nella notte, decidono di entrare in casa per giocare. Avranno una spettatrice inattesa. Il libro è in stampatello maiuscolo e utilizza la font leggimiprima che ne consente anche ai primi lettori con qualche difficoltà di godersi la storia.
Un albo coloratissimo che segue un gruppo di buffi topolini che, nella notte, approfittano della scuola vuota per esplorarla, giocare in palestra, fare un po’ di musica e una buona merenda in cucina. Dopo aver giocato con i colori lasciando tracce un po’ dappertutto, i topolini si ritrovano in biblioteca dove alcuni ritratti di gatti li costringono a fuggire.
“Ho un disturbo di quattro lettere. ADHD. Bè, e allora? […] quattro lettere non bastano a dire chi sono. Ne servono molte di più”. Alex ha nove anni, odia scrivere ma ha un diario-non -diario pieno di cancellature in cui racconta quello che gli capita anche se spesso va fuori tema perché la sua testa non smette mai di correre e anche lui non riesce a stare fermo. Perde oggetti, colleziona sgridate, inciampa nei pensieri come nei gradini. Si sente sempre fuori posto ma poi scopre che quel “troppo” che tutti gli rimproverano non è un difetto, ma una parte di sé: un’energia che può trasformarsi in forza, persino in talento. Forse si chiama ADHD ma soprattutto si chiama Alex. Il libro è stampato con font ad alta leggibilità, pensato anche per chi incontra difficoltà di lettura.