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Autore: Annalisa Brunelli

Accadde a Salem

“Sai di cosa parlo. Si inizia col mormorare delle cose su una persona, cose che fanno male, che sai che metteranno questa persona nei guai, cose false che pian piano, nella tua testa, diventano vere”. L’albo, nel raccontare la storia della caccia alle streghe di Salem, l’assurdità delle accuse e l’atrocità delle condanne, fa emergere con forza quanto di negativo e di pericoloso ci può essere nel puntare il dito e mettersi dalla parte di chi condanna. Alla fine dell’albo, in una nota, si possono trovare dettagli storici su quei processi avvenuti nel 1692. Ma la caccia alle streghe non finì allora.

Paul Klee pittore musicista

Oltre a raccontarne la biografia, il libro spiega e raccoglie le opere più note e le tecniche artistiche utilizzate da Paul Klee e offre anche attività laboratoriali che possono essere portate in classe o in altri contesti educativi per avvicinare all’arte persone con disabilità cognitive. ArtistiCAA è un progetto ideato da Teresa Righetti con l’intento di rendere la cultura e i luoghi ad essa deputati accessibili a tutti e inclusivi. Interamente in simboli questi libri trovano spazio nella collana “Parimenti. Proprio perché cresco” e sono dedicati a grandi artisti e alle loro opere.

Woolf! Woolf!

Ispirandosi alle lettere e ai racconti scritti da Virginia Woolf, l’albo racconta del suo amore per i cani e di quanto sapessero distoglierla dai pensieri più cupi, seguendola in una giornata in cui il suo tormento e le sue angosce sono state alleggerite dalla compagnia dei suoi cani che le fanno apprezzare la leggerezza e la gioia di una passeggiata nei campi. E così al rientro “con ancora negli occhi il volo di un airone e addosso il respiro di terra bagnata, Virginia si mise allo scrittoio e parlò d’amore a Vita. Intanto dal grammofono una melodia, scelta da Leonard per una sera felice, cullava una scrittura che aveva ripreso a battere”.

Wild l’eco della foresta nera

Quanto c’è di vero nella fiaba di Hänsel e Gretel? Un romanzo dalle sfumature gotiche, ambientato agli inizi del’800 quando le strade dei fratelli Grimm si sono incrociate con quella di una giovane donna appassionata di storie. Dot è realmente esistita e ha dato un contributo fondamentale alla realizzazione de Le fiabe del focolare. La sparizione di due fratellini è l’occasione per raccontare anche di un periodo storico in cui alle donne non era lasciato spazio se non come mogli e madri mentre sono state proprio loro a farsi portavoce delle tante storie raccontate intorno al fuoco.

La disabilità spiegata ai bambini e alle bambine

“Se un bambino non si sorprende nel vedere una giraffa in un libro, anche se non ne ha mai vista una per strada, è perché gli è stato insegnato che esistono tanti tipi di animali sulla Terra. Allo stesso modo, possiamo insegnargli che esistono tanti corpi umani differenti quante sono le stelle nell’universo. Parlare di disabilità ai bambini significa prima di tutto smettere di complicare le cose. I bambini hanno bisogno di verità, adattata al loro linguaggio e alla loro capacità di comprensione, ma priva di edulcorazioni, giri di parole e eufemismi. Hanno bisogno di storie che li aiutino a sentirsi vicini a ciò che non conoscono”. Con queste parole l’autrice spiega come è nata la storia di Azzurra che ha otto anni e una passione sfrenata per le scienze. Usa una sedia a rotelle elettrica, che ha affettuosamente soprannominato Giuditta e non vede l’ora di costruire il progetto assegnatole dalla maestra.