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Autore: Annalisa Brunelli

Una nave di nome Mexique

“Non ricordo bene dove si trova il paese in cui stiamo andando, ma è lontano. Resteremo lì finchè tutto non si calmerà. Tre o quattro mesi. Come una vacanza un po’ più lunga. Questo mi ha detto la mamma”. Quando in Spagna scoppiò la guerra civile, moltissimi bambini, figli di repubblicani, furono allontanati per proteggerli: l’albo racconta la storia di alcune centinaia di bambini che trovarono rifugio in Messico. La tragica conclusione della guerra civile e l’avvento della dittatura franchista cambiò tutto e quello che pensavano come un breve periodo di vacanza si trasformò in un esilio perpetuo.

Un lupo nella neve

Un albo senza parole per la storia di una bambina che, mentre torna verso casa, viene sorpresa da una bufera di neve. Mentre avanza a fatica si imbatte in un cucciolo di lupo. E’ solo e smarrito. Così lo raccoglie e comincia a cercarne la madre cui può riconsegnarlo sano e salvo anche se con un po’ di timore. Ma ora sarà lei a smarrirsi mentre riprende il cammino verso casa. Ma non sarà abbandonata dal branco riconoscente che le darà un aiuto inaspettato.

Libere di volare

La storia di tre bambine curiose e intraprendenti che immaginano il loro futuro: Adriana vuole diventare pilota, Giulia farà la scrittrice e Martina sarà la violinista migliore del mondo. Ma i mestieri che desiderano non sono, secondo la maggioranza, i più adatti alle femmine che devono essere belle, accudire casa e marito, pensare ai figli. Così i loro sogni sembrano subire una brusca frenata ma pian piano le ragazzine riusciranno a superare stereotipi e pregiudizi.

Pino ha perso le parole

“Pino vive nel bosco. Dentro un albero in mezzo a tanti altri alberi. Pino è molto timido. Per questo ha scelto di stare lontano da tutti. Non parla quasi mai. Anzi mai”. Quando non lo ascolta nessuno canterella una canzone ma con il passare del tempo scopre di non riuscire a fare neanche quello così si mette in ascolto in attesa che le parole ritornino. Un libro stampato con la font leggimiprima che ne permette la lettura anche a chi ha difficoltà.

Il terzo figlio del signor John

Alla nascita di ciascuno dei figli, il signor John pianta un albero per festeggiare mentre i vicini si congratulano con lui e la sua bella famiglia. Ma nel corso del tempo i primi due alberi crescono alti e imponenti mentre il terzo “non cresceva né rotondo né dritto. Il terzo figlio si arrampicava spesso sul suo albero senza nome. La sua flebile voce non arrivava. Non si sentiva, nessuno lo ascoltava. Il piccolo cantava dolcemente, recitava poesie al vento”. Ma poi i figli, ormai cresciuti, se ne vanno e improvvisamente il signor John si sente solo. Solo in quel momento ricorda l’albero storto e il suo terzo figlio e scopre la loro grande bellezza.