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Autore: Annalisa Brunelli

Grammatica dell’integrazione

“Guardare la realtà attraverso le storie, tenere accesa la curiosità verso la diversità e l’unicità delle persone, tutte, italiane e straniere, aiuta ad immaginare punti di vista nuovi, aiuta a vedere l’invisibile. C’è bisogno, certo, di leggi e di politiche chiare, di risorse, di manutenzione e costante rammendo e bisogna aver cura e accompagnare i tentativi reali di integrazione. Ma c’è bisogno anche di coltivare visioni, di immaginare un futuro possibile […] servirebbe una “grammatica dell’integrazione” che insegni a costruire il senso del possibile, che aiuti a scegliere i materiali e le tecniche utili per coltivare visioni. Per chi lavora con le nuove generazioni è quasi obbligatorio coltivare il principio speranza: non smettere di provare a fare il mondo come dovrebbe essere”. E per fare questo possono essere utili anche strumenti inusuali, calzature, copricapi, figurine dei calciatori che l’autore presenta raccontando percorsi e progetti per una convivenza possibile e necessaria.

Ciao Stella!

Cosa fa un bimbetto con le ali, solo soletto, circondato da un paesaggio arido e spoglio? Ma ecco che un omone con la testa a stella e capace di volare lo condurrà ad esplorare la notte e le sue meraviglie. Lo riporterà al luogo di partenza con un fiore e l’implicito invito a riportare la bellezza sulla terra.

Voce di sale

Liberamente ispirato alla storia personale dell’autrice, madre di un ragazzo con disturbi dello spettro autistico, il romanzo ripercorre la storia di una coppia e del loro bambino, da quando la diagnosi cambia la vita di tutta la famiglia costringendoli a fare i conti con una realtà difficile e la necessità di cambiare il proprio punto di vista.

Io sono Michel Petrucciani

“La musica per me è gioia, forma, voglia di vivere, danza […] la mia vita è un labirinto che brulica di desideri e ambizioni, fatiche e sogni. Con la mia musica voglio divertirmi ma anche toccare il cielo […] sono un musicista d’azione, non compongo a tavolino. Sono un pittore, mi siedo al piano e cerco note, accordi…è come prendere una tela e tratteggiare: io scarabocchio, mi faccio trasportare da ciò che faccio e vado avanti”. Nato nel 1962, affetto da osteogenesi imperfetta, morto a soli 36 anni, Petrucciani è stato uno dei più grandi jazzisti di tutti i tempi e questa graphic novel ne racconta la storia ai ragazzi.

I bambini raccontano la Shoah

“Si può, anzi si deve, anche con i più giovani, rielaborare quanto è successo “laggiù”, quel “laggiù” che non è solo in Germania, ma anche nell’ambito del comportamento delle persone. La cosa ancora esiste, sobbolle, o minaccia, e comunque non è finita”. Con queste parole David Grossman invita ad utilizzare questo bello strumento che raccoglie storie, foto, brani di diari, materiale inedito sui ghetti di Lódz e di Terezín insieme a tanti suggerimenti. Un importante punto di partenza per imparare la convivenza e l’accettazione dell’altro insieme ai valori di base che faranno dei ragazzi dei futuri cittadini.