La costituzione degli alberi
“Era affezionato a quell’albero che se ne stava lì immobile, ma che era così fremente di vita: le foglie ondeggiavano, la linfa correva, le ghiande nascevano e cadevano in terra in cerca di avventura. E poi le formiche, gli uccelli, i cani, i gatti, le lucertole […] i pensieri delle piante devono essere bellissimi, perché quando sto accanto a loro, quando mi arrampico sui loro rami, io mi sento felice”. Il rischio che un’amatissima quercia venga abbattuta è l’occasione per i piccoli protagonisti di studiare il modo di difenderla e approfondire le leggi e le disposizioni che tutelano l’ambiente. Il libro è stampato con criteri di alta leggibilità e con la font leggimi! che lo rendono accessibile anche a chi è alle prime armi o ha difficoltà di lettura.


Risvegliato bruscamente dal letargo, Il piccolo riccio Filippo si ritrova alle prese con un compagno ingombrante e con molto appetito. Anche se preferirebbe dormire ancora un pochino, sarà costretto dall’orso ad accompagnarlo alla ricerca di cibo. Non troveranno subito quello che cercano ma alla fine faranno entrambi un’abbondante colazione. Un albo illustrato interamente in simboli che consente di poter godere di belle storie anche a chi ha difficoltà di accesso alla lingua scritta.
“Tino ci va da quando è nato. Per lui, anche se il tetto è a punta come quello del laboratorio di una strega, i muri si scrostano e il divano è pieno di bozzi, la casa della nonna ha l’aria accogliente e familiare di un posto in cui ci si può riposare”. La consueta visita settimanale alla nonna è per Tino l’ennesima occasione di notare lo squallore e la desolazione della zona in cui vive, tanto che sembra quasi di essere in un film dell’orrore. E se questa fosse la scusa per attirare turisti? Il libro è stampato con criteri di alta leggibilità e con la font leggimi! che lo rendono accessibile anche a chi è alle prime armi o ha difficoltà di lettura.
“Silenzia del Lago è grassa, dicono tutti. Lui pensa che è morbida. Quando mangia si sbrodola così la maestra la imbavaglia come i bambini piccoli. Lei una volta porge un pezzetto di pane a Damiano senza guardarlo. Non era successo mai”. Una storia lieve che parla, soprattutto per immagini, di integrazione e invita a lasciarsi guidare dai bambini che sanno come si fa. Una nuova edizione per la storia di Maddalena chiusa nel suo autismo e di Damiano che riesce ad aprire una breccia ed entrare.
“Mentre tornavo a casa, mi sono chiesto cosa diresti se sapessi che ero diventato un insegnante, anche se era solo per un giorno. Secondo me penseresti che è impossibile che una persona in ritardo spieghi qualcosa agli altri. Però mi sa che invece è possibile, mamma, potresti venire a vedermi a scuola se decidi di tornare”. Chris, il ragazzo che abbiamo conosciuto nel romanzo precedente “Semplice la felicità”, da qualche tempo convive con Chloé ma non ha smesso di rivolgersi dentro di sè alla madre che lo ha abbandonato per raccontarle quello che gli succede, quello che è in grado di fare autonomamente e soprattutto del bambino che lui e Chloé stanno aspettando. Nello scorrere delle pagine ritroviamo le sue incertezze, i mille interrogativi su questo bambino e sulla loro capacità di amarlo e accudirlo. Troviamo anche le persone che gli stanno intorno e gli vogliono bene, ognuno alla sua maniera, a cominciare dal padre di Chris che, anche se tardi, ha scoperto di non poter fare a meno della relazione con il figlio da cui era fuggito per paura della sua disabilità.