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Mese: Agosto 2020

Lupo e cane insoliti cugini – Cane, lupo e cucciolo

Le divertenti avventure dei due improbabili cugini che litigano, si fanno dispetti ma non smettono di essere amici, in una nuova edizione che unisce all’alta leggibilità la possibilità di ascoltare la storia. Alla riedizione del primo volume, si affianca una seconda uscita che vede i due alle prese con un cucciolo che entrambi vorrebbero addestrare. I libri sono contrassegnati da un codice identificativo, basterà scaricare gratuitamente sul proprio cellulare o tablet l’app leggi e ascolta Beisler e riportare il codice per accedere alla versione audio.

Il rovescio della medaglia

“Devi gareggiare con te stesso, provare la gioia di aver vinto indipendentemente dal risultato che faranno gli altri. Se farai questo, e avrai sempre voglia di migliorarti, allora sì che diventerai un atleta”. Innamorato dello sport e desideroso di primeggiare sui compagni, dopo la vittoria nella corsa campestre Flavio si trova a fare i conti con la sua voglia di vittoria da raggiungere a tutti i costi e con quanto ritrova negli scritti del nonno adorato e recentemente scomparso.

Blitzcat

Si chiama Lord Gort, come il comandante in capo del corpo di spedizione britannica, la gattina protagonista di questo romanzo, ambientato negli anni ’40 del Novecento che ne segue il viaggio su e giù per l’Inghilterra alla ricerca del suo padrone, pilota della RAF e intanto racconta la guerra con un fuoco speciale sui civili e in particolare le donne.

Per chi vuole non c’è destino

Paraplegico in seguito ad un incidente al momento della nascita, l’autore ripercorre la storia della sua vita cui il cammino di Santiago ha fatto da spartiacque e punto di svolta. Dopo averlo percorso una prima volta con un handbike, Scidurlo ritorna più volte con l’obiettivo di “rendere più facile quella strada che un domani altri potrebbero percorrere. Perché questa è la mia natura: quella di viaggiatore, di ricercatore, di creatore di cammini, di pioniere di un mondo che, secondo qualcuno, non potrebbe essere anche il mio”.

 

Le parole per dirlo

“Temendo di renderli più vulnerabili per il pregiudizio sull’infanzia da ovattare proteggendola da tutto […] abbandoniamo il bambino a leccarsi da solo le ferite, non lo sosteniamo nella criticità, non lo guidiamo a esprimere il suo disagio e il suo malessere, non rispondiamo alle sue domande di ricerca di senso, non fronteggiamo con realismo le sue fantasie miracolistiche”. Attraverso le storie di alcuni giovanissimi, l’autrice cerca le parole per lenire il dolore e trovare la capacità di superarlo, pur senza dimenticare chi non c’è più.