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Mese: Agosto 2020

Arcangelo

“Questa storia io non la volevo raccontare perché inizia proprio qui dove finisce”. Quando nasce Gabriele, cui viene diagnosticato un deficit visivo, il modo di affrontare la vita dell’autore cambia radicalmente: proprio il suo mestiere di attore gli permette di mettere in scena la sua storia. Decide poi di metterla anche sulla carta insieme ad una raccolta di brevi dialoghi con il figlio.

I segreti di Olga

Obbligata a svolgere lavori socialmente utili, la giovanissima protagonista si ritrova a dover far compagnia ad una anziana signora cui, insieme ai coetanei ha rovinato il giardino. Quella che sembrava una punizione esemplare, si trasforma per Katia in un’occasione preziosa per rimettersi in carreggiata e per scoprire una storia dolorosa.

Diventare grandi: la condizione adulta delle persone con disabilità intellettiva

“C’è una distanza ancora troppo grande tra quelle che sono le aspettative delle persone e delle loro famiglie e la capacità del sistema dei servizi di fornire risposte culturalmente e metodologicamente adeguate […] è soprattutto per questo che ho sentito la necessità di scrivere questo libro. Per non limitarmi all’indignazione e per non disperdere alcune convinzioni che, sia sul piano teorico che su quello metodologico, possono essere utili a tutti coloro che sono impegnati, in famiglia, a scuola, nei servizi, nel volontariato, nella comunità, a sostenere queste persone nel loro viaggio verso un’adultità possibile”. Una riflessione su di una condizione esistenziale che molto spesso non viene associata a persone con deficit cognitivi e sulle facilitazioni da mettere in campo per sostenerli in questo ruolo.

La distanza dei pesci

“Giulio vede solo il bianco della schiuma e il blu del profondo. Marco, invece, sente anche le goccioline salate saltargli sulle guance, vede i mille arcobaleni che sfiorano l’acqua scivolando sulla scia della barca e ascolta le parole di vetro delle onde. Ascolta il mare e si sente giallo-caldo dentro”. I due sono in barca con il nonno ma le sensazioni che provano sono molto diverse. Un bell’albo che cerca di raccontare, per parole e immagini, cosa può provare un ragazzino con autismo.

Quaranzine. 40 pagine di 40ena

Una fanzine autoprodotta che propone un viaggio poetico, ironico e dissacrante all’interno del silenzio dei corpi di persone sorde e udenti, costretti, loro malgrado, negli spazi della casa durante l’emergenza Covid-19. Le foto e i frame, realizzati tra Italia ed Europa, esplorano i comportamenti, gli esercizi quotidiani, i bisogni di prima necessità e i chiodi fissi di ciascuno ricostruendo un vero e proprio vocabolario della pandemia sotto l’aura di santi protettori e reliquie immaginari. Una selezione di immagini e frame video tratti dai materiali elaborati durante il laboratorio teatrale “Corpi in quarantena”.