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Mese: Luglio 2019

La bambina faraone

“Diventare faraone. La prima donna faraone e capo dei sacerdoti. Non per bramosia del potere, ma per essere dalla parte giusta, per aiutare i bambini come quelli che abbiamo visto e tutto il mio popolo”. Anche se il racconto è un’opera di fantasia, Hatshepsut è esistita veramente, è stata l’unica donna faraone di cui si ha notizia e ha saputo regnare con intelligenza e coraggio, sfatando pregiudizi e resistenze.

Sette rose per Rachel

A pochi giorni dal suo diciottesimo compleanno, Elena viene trascinata dalla madre in uno sperduto paesino del Piemonte dove viveva la nonna di cui vuole vendere la casa. E’ necessario vuotarla ma corre voce che ci viva un fantasma e nessuno vuole dare una mano a fare gli scatoloni. Sarà Elena a provarci e a scoprire un passato di cui non sapeva nulla e che l’aiuta a dare il giusto valore alle cose e ai sentimenti.

Il mio amico a testa in giù

Quando la sua insegnante le propone di essere la tutor di Lars, un nuovo alunno con la sindrome di Down, Amanda non sa cosa fare: teme di ritrovarsi isolata dai compagni, di dover assistere un ragazzo non autonomo e incapace di stare con gli altri. La realtà è molto diversa e le fa scoprire nuove modalità di relazione mentre crollano tutti i suoi pregiudizi. Nello stesso tempo scopre che Lars si ritrova vittima di uno spietato bullismo da cui inizialmente anche Amanda non sa allontanarsi e che travolge la loro amicizia. Ma con il passare dei giorni capirà come reagire e prendere posizione.

Lo sport educativo per una società inclusiva

Lo sport come gioco e gratuità nell’impiego del tempo libero, occasione di incontro con altre persone e come esperienza gratificante. Sport rivolto anche alle periferie e alle situazioni di disagio, alla ricerca di percorsi di inclusione. Dopo una riflessione storica ed epistemologica gli autori propongono esempi di buone pratiche, di laboratori attivi insieme ad una riflessione sull’utilizzo dello sport nei vari contesti di dipendenza.

La figlia dell’assassina

“… ho letto tante cose sulla mia famiglia, così ben scritte e accattivanti che quasi finivo per crederci anch’io […] ha fatto una cosa terribile in un momento di rabbia. Non penso sia giustificabile, non tutti si arrabbiano e uccidono. Lei lo ha fatto […] Spero che esca di prigiono e prima e che potremo stare ancora insieme. Anche se io sarò comunque grande e lei quasi vecchia”.  Dopo l’arresto della madre, Rachele, insieme al padre e al fratellino, trova ospitalità presso una coppia di amici in un piccolo paesino dove tutti si conoscono e la sua storia suscita molte curiosità. Il suo desiderio di normalità e l’incontro con una coetanea diversissima da lei le aprono nuove prospettive per il futuro.