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Mese: Gennaio 2018

Di là

“Avevo notato alcuni comportamenti un po’ strani. Il nonno che scendeva in giardino per togliere le erbacce anche se non ce n’erano più […] e soprattutto la mamma che non sorrideva più come prima. Anche se ero solo un bambino, avevo capito che era per il mio papà. Non lo vedevo più da domenica e nessuno riusciva a dirmi dove fosse finito”. Il piccolo protagonista fa domande a tutti e quando la cuginetta gli risponde che il suo papà è andato “di là, nel posto che non si vede” comincia a guardarsi intorno con attenzione. Troverà tanti cambiamenti intorno a sé, continuerà a cercare con determinazione finchè troverà la risposta.

Il diario di Anna Frank

Primo libro di una nuovissima collana di  inbook dal nome programmatico di “Parimenti… proprio perché cresco”. Una collana pensata per adolescenti e giovani adulti con difficoltà di lettura o deficit cognitivi che avranno così la possibilità di leggere libri adatti a loro.
Venti capitoli per venti date del diario, con le parole di Anna che, anche se  ridotte, conservano la loro freschezza e forza. L’epilogo drammatico che conosciamo è affidato alla voce del curatore, che ci consegna questa narrazione preziosa. Il diario di Anna Frank ha accompagnato milioni di giovani nell’avvicinarsi a quella voragine della storia rappresentata dall’olocausto. In questo tempo in cui rigurgiti fascisti e nazionalsocialisti percorrono l’Europa e il nostro Paese, quando si è trattato di scegliere da dove partire per una collana inbook per giovani e adulti, la scelta delle pagine di Anna Frank è sembrata necessaria.  Come sostiene l’editore “L’auspicio è che questa nostra iniziativa editoriale, che insieme ad altre è anche un esempio virtuoso di economia civile, e che risponde alla domanda di partecipazione di tutti al mondo della cultura, della comunità, della società, inneschi processi virtuosi. Quest’anno nel giorno della memoria in tante scuole tutti i ragazzi, questa volta veramente tutti grazie a questo nostro inbook, potranno seguire la narrazione di Anna Frank. E questo ci sembra un buon modo per cominciare l’anno”.

Eppure sentire

“Non me lo ha mai chiesto nessuno, tutti sempre impegnati – e accaniti –  a farmi sentire quello che sentono gli altri. Nessuno si è mai domandato che cosa sento io. Nessuno, nessuno, nessuno mai mai mai nella mia vita tutta intera. Ora ci senti, Silvia? Catapultarmi nel mondo-degli-udenti. Nessuno mai mai mai ha pensato che il mio mondo del sentire potesse avere un suo valore. Forse non ci ho mai pensato nemmeno io […] penso alla parola compassione. Ora che studio il greco so che compassione, oltre tutte le deformazioni dell’uso, che rendono opaco e offuscato il senso autentico di una parola, dice la disponibilità a stare con l’altro anche nel dolore. Ad abitare la fatica con lui. Mi sembra un dono bellissimo, un dono d’amore. Uno di questi giorni devo dirlo a papà. Devo aiutarlo a riconciliarsi con l’imperfezione di questa sua figlia a cui nulla impedisce la possibilità della bellezza”. Narrato in prima persona da Silvia, giovanissima e determinata, che si ritrova ad un bivio: sorda dalla nascita ha sempre usato apparecchi acustici che le hanno permesso di condurre una vita autonoma. Un incidente però le procura danni all’udito residuo e deve decidere se affrontare l’intervento chirurgico e l’impianto cocleare.

Il sogno di Martin

La storia di Martin Luther King e delle lunghe battaglie non violente condotte per ottenere rispetto e pari dignità per tutti i neri degli Stati Uniti. Alle sue vicende si intrecciano altre storie di discriminazione, violenza e riscatto, ambientate ai nostri giorni in diversi paesi del mondo a dimostrazione della necessità di non abbassare la guardia e continuare a lottare perchè il sogno del reverendo King possa realizzarsi.

Oggi parliamo di disabilità

In assenza dell’insegnante titolare, l’autore si ritrova a fare una supplenza in una classe turbolenta e poco collaborativa. La presenza di Sofia, ragazzina disabile, gli dà l’opportunità di parlare di diversità. In breve, conquista i ragazzi portandoli a riflettere su pregiudizi e aspettative.