“Avevo notato alcuni comportamenti un po’ strani. Il nonno che scendeva in giardino per togliere le erbacce anche se non ce n’erano più […] e soprattutto la mamma che non sorrideva più come prima. Anche se ero solo un bambino, avevo capito che era per il mio papà. Non lo vedevo più da domenica e nessuno riusciva a dirmi dove fosse finito”. Il piccolo protagonista fa domande a tutti e quando la cuginetta gli risponde che il suo papà è andato “di là, nel posto che non si vede” comincia a guardarsi intorno con attenzione. Troverà tanti cambiamenti intorno a sé, continuerà a cercare con determinazione finchè troverà la risposta.
Primo libro di una nuovissima collana di inbook dal nome programmatico di “Parimenti… proprio perché cresco”. Una collana pensata per adolescenti e giovani adulti con difficoltà di lettura o deficit cognitivi che avranno così la possibilità di leggere libri adatti a loro.
Venti capitoli per venti date del diario, con le parole di Anna che, anche se ridotte, conservano la loro freschezza e forza. L’epilogo drammatico che conosciamo è affidato alla voce del curatore, che ci consegna questa narrazione preziosa. Il diario di Anna Frank ha accompagnato milioni di giovani nell’avvicinarsi a quella voragine della storia rappresentata dall’olocausto. In questo tempo in cui rigurgiti fascisti e nazionalsocialisti percorrono l’Europa e il nostro Paese, quando si è trattato di scegliere da dove partire per una collana inbook per giovani e adulti, la scelta delle pagine di Anna Frank è sembrata necessaria.Come sostiene l’editore “L’auspicio è che questa nostra iniziativa editoriale, che insieme ad altre è anche un esempio virtuoso di economia civile, e che risponde alla domanda di partecipazione di tutti al mondo della cultura, della comunità, della società, inneschi processi virtuosi. Quest’anno nel giorno della memoria in tante scuole tutti i ragazzi, questa volta veramente tutti grazie a questo nostro inbook, potranno seguire la narrazione di Anna Frank. E questo ci sembra un buon modo per cominciare l’anno”.
“Non me lo ha mai chiesto nessuno, tutti sempre impegnati – e accaniti – a farmi sentire quello che sentono gli altri. Nessuno si è mai domandato che cosa sento io. Nessuno, nessuno, nessuno mai mai mai nella mia vita tutta intera. Ora ci senti, Silvia? Catapultarmi nel mondo-degli-udenti. Nessuno mai mai mai ha pensato che il mio mondo del sentire potesse avere un suo valore. Forse non ci ho mai pensato nemmeno io […] penso alla parola compassione. Ora che studio il greco so che compassione, oltre tutte le deformazioni dell’uso, che rendono opaco e offuscato il senso autentico di una parola, dice la disponibilità a stare con l’altro anche nel dolore. Ad abitare la fatica con lui. Mi sembra un dono bellissimo, un dono d’amore. Uno di questi giorni devo dirlo a papà. Devo aiutarlo a riconciliarsi con l’imperfezione di questa sua figlia a cui nulla impedisce la possibilità della bellezza”. Narrato in prima persona da Silvia, giovanissima e determinata, che si ritrova ad un bivio: sorda dalla nascita ha sempre usato apparecchi acustici che le hanno permesso di condurre una vita autonoma. Un incidente però le procura danni all’udito residuo e deve decidere se affrontare l’intervento chirurgico e l’impianto cocleare.
La storia di Martin Luther King e delle lunghe battaglie non violente condotte per ottenere rispetto e pari dignità per tutti i neri degli Stati Uniti. Alle sue vicende si intrecciano altre storie di discriminazione, violenza e riscatto, ambientate ai nostri giorni in diversi paesi del mondo a dimostrazione della necessità di non abbassare la guardia e continuare a lottare perchè il sogno del reverendo King possa realizzarsi.
In assenza dell’insegnante titolare, l’autore si ritrova a fare una supplenza in una classe turbolenta e poco collaborativa. La presenza di Sofia, ragazzina disabile, gli dà l’opportunità di parlare di diversità. In breve, conquista i ragazzi portandoli a riflettere su pregiudizi e aspettative.