Mia
“E’ stato solo per amore che l’ho uccisa, e mentre il sangue le usciva dalla gola non mi sembrava neanche lei. Sembrava un’altra, una lontana che non potevo avere, che non avrei avuto mai”. Con la consueta abilità, Ferrara affronta in questo intenso romanzo un tema che ben difficilmente trova spazio nei libri per ragazzi. L’esigenza di possesso, la violenza verbale e fisica fino all’uccisione della donna amata. E lo fa da un inedito punto di vista, facendo raccontare una brutta storia di violenza e sopraffazione proprio da chi questa violenza l’ha esercitata. In un lento progredire verso una fine annunciata, Cesare racconta il suo amore per Stella, dà parole all’ansia e alla gelosia che lo prendono quando non sono insieme, fino all’impossibilità di accettare il suo abbandono. Frutto di numerosi laboratori di scrittura per emozioni con adolescenti e preadolescenti, il romanzo non giustifica neanche per un momento il femminicidio: la sua forza sta proprio nel lasciare che sia chi legge a capire da che parte stare.