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Mese: Novembre 2014

Il piccolo burattinaio di Varsavia

Inverno 2009 a New York: dopo anni di silenzio, il vecchio Mika apre il suo cuore al nipote, raccontando della sua vita a Varsavia, della sua famiglia, del ghetto e delle deportazioni. Il suo incontro con Max, un soldato tedesco che lo costringe a fare spettacoli di burattini per gli ufficiali resta indelebile nella sua memoria. Ma anche Max non dimentica il bambino del ghetto e, nella seconda parte del libro, lo seguiamo nei campi di prigionia in Siberia e nel suo ritorno a casa. Le due storie sembrano procedere indipendenti finchè un’altra burattinaia non arriverà a New York.

Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità

“Ciò che vivono le persone rispecchia una cultura, quella contemporanea, ma anche quella da cui proveniamo, quella passata, che ha condizionato la storia della diversità, i pregiudizi, gli stereotipi: in ogni storia possiamo veder rispecchiare la grande storia dell’inclusione; il tentativo è quello di farne strumento di insegnamento per tutti noi”. Frammenti di voci, persone disabili e familiari che si raccontano, accompagnate dai commenti di Mario Paolini, e che ci parlano di identità, scuola, lavoro, tempo libero e che, attraverso il commento finale di Fabio Ragaini aiutano a contestualizzare e a dare suggerimenti a chi si occupa delle politiche del territorio.

 

Il puzzle di Matteo

Matteo frequenta la prima elementare e la sua nuova amica Maria vuole capire meglio i suoi comportamenti apparentemente un po’ strani. Sarà la sorella del bambino a spiegarle in modo chiaro e delicato qual’è il deficit del fratello e come aiutarlo. Un libro rivolto ai bambini, voluto dall’associazione “Uniti per crescere Onlus”, che spiega ai più piccoli cos’è la sindrome di Prader Willi.

Campioni d’Italia?

Per affrontare il tema della cittadinanza, gli autori di questo bel libro partono dallo sport: in Italia non sono pochi i problemi per i ragazzi che praticano discipline sportive ma che, pur essendo nati e cresciuti in Italia non sono italiani a tutti gli effetti. L’argomento viene affrontato dal punto di vista legislativo, per studiare poi il ruolo delle diverse federazioni e la situazione dell’integrazione sportiva nei diversi sport. Si arriva infine alle storie degli atleti, costretti spesso ad affrontare durissime sfide non sempre di carattere sportivo.

La regina delle rane non può bagnarsi i piedi

“C’era una volta uno stagno e nello stagno c’erano una volta le rane. Le rane passavano le giornate facendo cose da rana: saltavano e pigliavano mosche, sonnecchiavano sulle ninfee oppure giocavano con le libellule”. Ma improvvisamente qualcosa cade nell’acqua: una corona che cinge la testa della rana che l’ha ripescata. Le corone, si sa, sono per i re e le regine ma “cosa deve fare una Regina delle Rane? […] non deve parlare con le altre rane, non deve bagnarsi i piedi e deve avere una ninfea tutta sua”. Una storia divertente che sottolinea con ironia quanto il potere a volte sia vuoto e inconsistente e come sia facile farsi trascinare verso una sudditanza passiva  e poco intelligente.