Il bambino di Schindler
Era il più piccolo degli “ebrei di Schindler” Leon Leyson che ha deciso di raccontare la sua storia solo molti anni dopo essere emigrato negli Stati Uniti e aver visto il film di Spielberg dedicato all’uomo che aveva salvato la vita non solo a lui e alla sua famiglia ma a più di un migliaio di ebrei. E così insieme a lui ripercorriamo gli anni della sua infanzia in un villaggio della campagna polacca, lo seguiamo nel trasferimento a Cracovia dove il padre ha trovato lavoro e poi via via lo vediamo sempre più limitato dalle leggi razziali, chiuso nel ghetto mentre iniziano le deportazioni. La salvezza sarà nella fabbrica di munizioni dove Schindler riuscirà a tenerlo, insieme a molti altri ebrei, sostenendo il loro essere indispensabili allo sforzo bellico. Anche se da quella fabbrica non uscì mai un solo proiettile.