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Mese: Agosto 2014

L’albero della memoria

Protagonista del racconto è Samuele, un bambino italiano, ebreo, che cresce negli anni della persecuzione antisemita. E’ un personaggio di fantasia ma tutto quello che la storia racconta è realmente accaduto. Gli autori scelgono di non raccontare delle deportazioni e dello sterminio che vengono però descritti nell’appendice storica. Un libro perchè anche i più piccoli sappiano e per non dimenticare: “l’albero che dà il titolo al libro, è una figura importante: in tempo di guerra, quando le famiglie vengono disperse o uccise e le case razziate o bombardate, accade che siano gli alberi a farsi carico della memoria delle persone”.

Zumik

Zumik è piccolo e per questo viene respinto dagli altri animali che stanno giocando a palla ma il ritrovamento di  tanti sassi colorati con cui costruire un castello lo consola velocemente e ben presto saranno gli altri a cercarlo per giocare con lui e le sue pietre.

Le parole giuste

“Il fatto è che per me il tempo della scuola è un campo minato. La storia è una specie di anguilla che non riesco ad afferrare. Anche la geografia è un problema. E inglese. Italiano non ne parliamo. Soprattutto quell’ora di Lettura ad alta voce, L.A.V. come la chiama la prof inserita nei circoli dei lettori di tutte le biblioteche della città. E’ una tortura. Io uso un’altra sigla: L’Assoluta Vergogna”. Emma frequenta la seconda media e deve fare i conti con una dislessia non ancora diagnosticata che le rende la vita molto difficile facendola sentire sola e stupida. Quando le viene proposto di frequentare un gruppo di recupero, decide di non parlarne a casa, dove i genitori stanno facendo i conti con la malattia del padre, in dialisi e in attesa di trapianto. Un bel romanzo che sa trovare “le parole giuste” per farsi ascoltare dai tanti ragazzini dislessici, aiutandoli ad affrontare un problema più comune di quello che si pensa. Un romanzo però un po’ appesantito dalle vicende familiari che si svolgono su di un binario parallelo senza comunicazione tanto che i genitori ignorano la dislessia della figlia ma anche Emma si sente travolta da un’angoscia senza parole perchè non sa nulla di trapianti e nulla le viene spiegato.

Golden boy

“Come vorrei poterlo raccontare a tutti. Se solo fosse normale essere come sono! O, se non normale, accettato da tutti. Non ce la faccio più a tenermi questa cosa dentro, senza parlarne mai con nessuno, con la preoccupazione di rimanere solo per sempre. Forse è la cosa peggiore dell’essere u intersex. Non poterlo dire a nessuno. Non voglio più essere solo […] A volte mi sembra che ci siano ancora due me: un’immagine pulita,senza graffi, l’altra imperfetta, strappata; un ragazzo e una ragazza; una voce che parla decisa e l’altra che mi sussurra all’orecchio; Uno che, come tutti sanno, ha sofferto ma è sulla via della guarigione e un altro che, anche se nessuno lo sa, ha perso qualcosa che ha a che fare con l’innocenza guadagnando qualcosa che c’entra con la conoscenza  e l’essere adulti, e non potrà mai più tornare a essere quello di prima. A volte mi sembra di essere tirato i due direzioni opposte da due flussi di pensieri che si muovono fianco a fianco. poi invece m rendo conto di essere un unico me stesso, qualsiasi cosa significhi, ammesso che significhi qualcosa: sono completo senza dover aggiungere nè modificare niente”. Un romanzo per ragazzi già grandi che affronta un tema difficile con grande empatia e partecipazione.

Un gettone di libertà

“Se oggi  mi regalassero una bacchetta magica, a mia volta la regalerei a qualcun altro, senza usarla. Nuova, a chilometro zero. Perchè adesso non me ne farei nulla di quella bacchetta. Magari qualche anno fa ci avrei pure pensato. Ma oggi non esiste più il desiderio che tu possa essere diverso da come sei. Anche se dell’Inter non ti frega nulla…”. La disabilità di uno dei tre figli dell’autore è il filo conduttore  di una riflessione sulla paternità, le aspettative e gli investimenti che ciascuno fa pensando al futuro, quando diventa genitore. Un’indagine su se stesso e sull’essere padre, e figlio. E anche sulla relazione con ciascuno dei tre figli.