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Mese: Aprile 2014

Io, i tuoi occhi. Tu, l’anima mia

“Ma dove lo vado a trovare io un compagno di viaggio, e per giunta cieco, che voglia venire con me a fare una cosa così strampalata, e per giunta in inverno, e che abbia un’idea di barca e mare? Chi può essere così pazzo da affidare la propria vita a un fallito, disoccupato cinquantaduenne, per giunta nel mezzo di una forte depressione? […] Stavo tentando di uscire da un tunnel lungo anni, da un buio che un cieco poteva riconoscere solo attraverso la sua anima. Era la mia anima che stavo ricercando, l’anima di una persona sana, che aveva solo quello, come me che avevo ormai solo gli occhi che vedevano ma null’altro che drenasse, che mi desse un motivo per andare avanti. Cercavo un mutuo soccorso, prestare un senso mio a chi non ce l’aveva, e prendere il suo per recuperare il mio”.  76 giorni e 3750 miglia marine: sono i numeri dell’avventura di Egidio, non vedente e di Berti che si definisce un po’ pazzo. Due uomini e un viaggio per mare che li cambia profondamente.

Io voglio vivere. La vera storia di Anne Frank

” L’icona Anne Frank va ritrasformata nella ragazza, nell’adolescente, nella teen-ager degli anni Quaranta. Rendere Anne di nuovo visibile: ecco l’obiettivo di questa biografia”.  Un viaggio attraverso gli scritti del diario ma anche le testimonianze dei sopravvissuti per dare “carne e ossa, desideri e speranze” a una ragazzina troppo spesso idealizzata e appiattita in un’immagine semplificata.

Come parlare ai bambini della morte e del lutto

“Come raccontare la vita di chi ha fatto un pezzo di strada insieme a noi resta la difficile impresa a cui siamo tutti chiamati, nessuno escluso. Maria parte dal suo vissuto […]tenta questa difficile impresa per consegnare, anche ad altri, elementi  di vita e di speranza. Lo fa perchè è convinta che fare della morte un tabù non serve a nessuno e soprattutto non aiuta chi resta a vivere, chi deve cercare una ragione per ri-elaborare un lutto che soltanto se affrontato può permettere qualche oasi di pace e di serenità”.

Lontano dall’albero

“Nell’arco di dieci anni, ho intervistato per questo libro oltre trecento famiglie […] Volevo, però, esplorare lo spettro della differenza, mostrare che crescere un figlio dalle abilità fuori dalla norma è in qualche modo come crescere un figlio dalle abilità ridotte, mostrare che fra l’origine traumatica (stupro) o atti traumatici (crimini) di un figlio e la condizione della sua mente (autistici, schizofrenici, bambini prodigio) o del suo corpo (autismo, sordità) possono esserci sorprendenti paralleli. Ognuna delle dieci categorie che ho esplorato solleva una propria specifica serie di questioni, ma connesse fra loro, che insieme descrivono lo spettro dei problemi affrontati dai genitori di figli con identità orizzontali. Ho trovato ottimi studi su ognuno dei singoli temi da me scelti […] ma nessuno che affrontasse la questione – che li abbraccia tutti – della malattia e dell’identità […] L’enigma di questo libro è che quasi tutte le famiglie di cui parla hanno finito per essere grate per esperienze che avrebbero fatto di tutto per evitare”.

Scuola inclusiva e mondo più giusto (+ dvd)

Il primo capitolo si intitola “Avere i numeri per non dare i numeri”. Seguono “Ineducabile educabile”, “Abitare il mondo. E avere un progetto” e così via via in un libro che non si può raccontare ma in cui bisogna immergersi e che ci permette di percorrere un tratto di strada con il suo autore e che ci aiuta a riflettere non solo sull’inclusione scolastica ma su un progetto di vita che ci deve coinvolgere e che ci stimola a guardare le cose da un nuovo punto di vista, pensando che tutto c’entra e che a tutto va prestata attenzione. Al libro è allegato un dvd con un’intervista ad Andrea Canevaro.