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Da che parte stare

Con l’aiuto di Maria Falcone e Rita Borsellino, Melis ricostruisce la storia dei giudici, uccisi nel ’92, a poche settimane di distanza. E sceglie una strada diversa per farlo, una strada che li fa più vicini ai piccoli lettori cui è dedicato il libro. Ripercorrendo la loro vita di bambini come gli altri, non ne fa degli eroi, “perché gli eroi, come i miti, sono condannati al peggiore degli esili: quello di restare lontani da noi, dalla nostra quotidianità e dal nostro sentire comune, senza poterci più fare da esempio. Di buoni esempi, di solide tracce da seguire […] abbiamo invece tutti bisogno. Anche per comprendere e far comprendere che, nell’ampio catalogo delle possibilità e dei destini che la vita ci riserva, spetta solo a noi scegliere da che parte stare”.

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Corso di italiano per chi non sente (e per i suoi compagni udenti)

Pensato inizialmente per le persone sorde straniere, abituate a utilizzare la Lingua dei Segni del proprio paese e con una lingua scritta molto debole, il libro è diventato un manuale per studenti sordi della scuola secondaria di primo e secondo grado, italiani e stranieri. Affronta grammatica, scrittura, vocabolario, organizzazione del testo con un’impostazione ludica e una ricca offerta di occasioni per l’impiego di abilità cognitive anche elevate seppur presentate con gradualità. Suggerisce infine numerose connessioni con gli eventi culturali del territorio e stimola l’utilizzo di internet. Al libro è allegato un dvd che presenta la trasposizione in segni delle letture proposte.

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Storia di un cane speciale

“Me ne stavo lì a guardare, e all’improvviso, per un attimo, era come se ci fosse stata mamma accanto a me ad ammirare il mio lavoro, quel regalo di cui avevamo parlato e sul quale avevamo fatto progetti quando era ancora viva e credeva che sarebbe stata viva ancora a lungo. Sentii che stavo sorridendo e, al tempo stesso, una lacrima si fece strada lungo la mia guancia e cadde sul tavolo […] Le lacrime uscirono copiose mentre mi rimettevo il cappello sulla testa, tirandolo in giù per coprire bene le orecchie. Non erano solo lacrime di tristezza, ma anche di meraviglia, perché mamma non c’era più, ma era riuscita lo stesso a farmi un regalo di Natale. Un regalo che assomigliava molto a un abbraccio. Il regalo più perfetto che io e chiunque altro al mondo avessimo mai ricevuto”. Una storia che prende per mano e non vuole essere abbandonata prima della conclusione, la  storia di Dessa Dean che vive in una capanna isolata fra boschi innevati, lontano da centri abitati. In attesa del ritorno del padre cacciatore, Dessa passa le sue giornate chiusa in casa e niente la può convincere ad affrontare il mondo esterno dopo la morte improvvisa e tragica della mamma in una tormenta di neve. Tutto cambierà con l’arrivo di un cane che diventerà suo compagno inseparabile.

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Il cielo non ha muri

Helena e Adrian abitano in un paesino non identificabile, sono amici per la pelle e passano insieme tutta la giornata, dividendo il banco di scuola, i giochi pomeridiani e il rifugio segreto, una grande quercia cui confidano i loro desideri e i loro sogni. Ma all’improvviso il paese viene diviso a metà e i due amici non possono più incontrarsi. Cercheranno in tutti i modi di mantenere aperto un canale di comunicazione nella certezza che le cose, prima o poi, dovranno cambiare. Un racconto di fantasia, delicato e adatto ai più giovani, che evoca muri reali mentre ne sottolinea l’inutilità.

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Bambini, stranieri, disabili: l’accessibilità ai musei

Intervista a Veronica Ceruti, responsabile della mediazione culturale ai servizi educativi dell’Istituzione Bologna Musei (novembre 2013)

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Canguro Papini

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