La rivincita delle pulci
Un albo senza parole che segue la marcia delle pulci verso una piccola volpe addormentata. Infastidita, lei cerca di liberarsene in tutti i modi. Si gratta, si scuote, si sfrega contro un albero senza successo. Quando finalmente trova la soluzione, pensa di poter riprendere a dormire tranquilla ma non sa cosa l’aspetta. Il titolo dell’albo ci dice già come andrà a finire.


Narrata in prima persona dal piccolo protagonista dai contorni indefiniti, un po’ animale e un po’ bambino, la storia ne segue l’incontro con un albero cui vuole bene e che vorrebbe regalargli un fiore. Ma, gli dice, “se non lo cogli subito, se aspetti, si trasformerà in un frutto”. E così, via via, nell’attesa della maturazione del frutto per poterlo mangiare e della decisione, invece, di piantarlo e vedere cosa sarebbe successo. Un piccolo albo illustrato che insegna il piacere dell’attesa.
Una nuova uscita per la collana Parimenti. Proprio perché cresco: il libro raccoglie una selezione delle lettere scritte da Gramsci ai suoi figli e a sua moglie dal carcere in cui era stato rinchiuso dal regime fascista. Un modo per stare vicino ai suoi figli, nella consapevolezza di non poterli vedere crescere. In ogni lettera emerge fortissimo il suo impegno civile e l’importanza riconosciuta all’educazione dei più giovani. La traduzione in simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa, curata dal gruppo di lavoro Librarsi della Cooperativa Accaparlante di Bologna, rende per la prima volta questo grande classico della letteratura accessibile anche a bambini, ragazzi o adulti con disabilità cognitive o difficoltà linguistiche, a persone straniere, a tutti e tutte: perché il messaggio di impegno di Gramsci sia ancora più universale e inclusivo.
“La scuola è un edificio dove si appendono i cartelloni […] è uno spazio aperto anche quando è al chiuso. Nella scuola ci sono le bambine e i bambini. Sono di tanti tipi e di tante forme. Con i propri gusti e i propri interessi. La somma di tutte le differenze compone la scuola”. Poche righe di testo accompagnano le belle illustrazioni di questo albo che descrive come dovrebbe essere la scuola: un luogo dove i bambini imparano a immaginare, a sbagliare, a vivere.
Siamo ai primi del ‘900 quando, in partenza per l’America, i genitori lasciano Clelia presso una zia semi sconosciuta. Non l’hanno preparata a questo passo e la bambina si ribella a questa decisione ma deve arrendersi all’abbandono. Fra fughe nella zona del porto, la rottura di una preziosa collana della zia e la profezia di una strana veggente, la storia si snoda incalzante toccando anche il mondo dello spiritismo e la rievocazione dei defunti che allora molti seguivano. L’aiuto di un ragazzino conosciuto per caso porterà alla progressiva presa di coscienza di Clelia che cambierà anche il suo rapporto con la zia, una volta conosciuto il suo doloroso passato.