“Oggi il cielo è grigio ed è grigio pure il mare. La nonna e il nipotino se ne vanno a passeggiare”. Belle illustrazioni che trasmettono il clima della giornata accompagnano i due nel loro percorso. Fra giochi, piccole scoperte, vento e buone cose da mangiare il tempo passa e i due si godono la reciproca compagnia.
Non sempre la gentilezza e la buona educazione sono un vantaggio: lo sa bene Alberto, il cavaliere protagonista di questo romanzo che anche in battaglia non può rinunciare ai saluti e alle formule di cortesia. Con il risultato di ritrovarsi senza bottino e con l’armatura a pezzi. Ma niente paura, Elena, fabbro del villaggio, gliela riparerà con il sorriso sulle labbra. E sarà sempre Elena che troverà una soluzione per impedire che il re si arrabbi di nuovo per il comportamento di Alberto sul campo di battaglia. Il libro è stampato con criteri di alta leggibilità che lo rendono fruibile anche da chi ha difficoltà di lettura.
“In città c’è un bambino che ogni mattina ha sempre un po’ di paura di uscire” e così decide di trasformarsi in una tigre grande e feroce. In questo modo trova il coraggio di affrontare le insidie che lo aspettano sulla strada. Tutto andrà bene fino all’incontro con una sua amica che però ne è terrorizzata. Ma dunque, si chiede il bambino, è proprio così che deve andare?
“Sebastiano era un bambino strano. Un bambino zitto. Sapeva parlare. Ogni tanto parlava, però pochissimo”. Anche a scuola il piccolo era silenzioso e passava il suo tempo a disegnare mentre la sua diversità lasciava qualche perplessità alle maestre. E così passava di classe in classe senza grandi cambiamenti. Tutti avevano notato però che sapeva relazionarsi bene con gli animali e cominciarono a chiamarlo Bestian. Poi, un giorno, durante una gita nel bosco, la classe incontrò un enorme orso e proprio lui gli tenne testa senza timore. La notizia fece scalpore, si mossero psicologi, scienziati e ricercatori. Intanto in classe arrivò Flora che parlava poco e disegnava sempre piante e fiori. I due bambini pensavano che gli uomini erano andati troppo avanti e che bisognava fare un passo indietro e mescolarsi un poco insieme a piante e animali. E chissà, se la storia fosse vera, ci sarebbe qualche speranza per il futuro.
“La Bambina racconta che il Lupo Cattivo non ha nemmeno dovuto soffiare, sbuffare, far crollare la casa… È semplicemente entrato dalla porta”. E così le cose ambiano, la mamma non sorride più e la piccola cerca di comportarsi bene per non farlo arrabbiare. Ma poi lui comincia ad entrare nella sua stanza. Finchè la mamma non trova il coraggio di chiedere aiuto. Un albo che, con delicatezza, affronta il tema della violenza domestica e fa capire che c’è possibilità di salvezza.