Skip to main content

Archivi:

Autore: Annalisa Brunelli

La casa di riposo dei supereroi

I tempi delle prodezze sono passati e tutti i supereroi si ritrovano, pieni di acciacchi, a Villa Viale del Tramonto dove trascorrono le giornate senza che grandi avvenimenti vengano a disturbarli nella certezza che i cattivi sono stati tutti sconfitti. Ma improvvisamente scoprono che in circolazione c’è n’è uno temibilissimo, in grado di assorbire i poteri speciali di chiunque. Così decidono di attirarlo alla villa per combatterlo. Una storia molto divertente realizzata con accorgimenti che la rendono fruibile anche a chi ha difficoltà di lettura.

Nessuno vince!

Quando il piccolo protagonista trova un cucciolo e si imbatte in una fiera per cani, crede di aver trovato per il cagnolino la collocazione ideale: lì senz’altro si divertirà moltissimo! Appena entrato si accorge però che si tratta di un concorso con tanto di esaminatori severissimi. Sarà la loro presenza imprevista che capovolgerà i risultati. Una storia illustrata adatta ai più piccoli e stampata con accorgimenti che la rendono fruibile anche a chi ha difficoltà di lettura.

La rapina del secolo

Il Furbo ha progettato un furto spettacolare, insieme allo Svelto e a Carlone “un gorilla alto due metri che ha sempre fame. Non è molto intelligente Carlone, ma ha due mani grandi così che se ti acchiappa, povero te”.  Si tratta di rubare una particolarissima torta di nozze e ricattare poi gli sposi, spiega allo Svelto mentre trasportano il bottino. Ma non hanno fatto i conti con Carlone! Una storia breve adatta per i primi lettori, realizzata con accorgimenti che la rendono fruibile anche a chi ha difficoltà di lettura.

Tartattà in prima media

Chi non è nervoso il mattino del primo giorno delle scuole medie? Basilio ha una ragione in più, non vuole essere preso in giro da tutti come alle elementari per la sua balbuzie e decide di fingere una terribile laringite che gli impedisce di parlare. Ma, passato il primo momento difficile, scopre che non c’è nulla da temere e così nel tema che l’insegnante li ha invitati a scrivere, racconta di sé e dice che “nella vita, voleva che tutti lo sapessero da subito, dal primo giorno delle medie, lui era balbuziente. Ecco fatto”.

Il mio amico Tartattà

“Arrivò a scuola all’inizio dell’anno, con dei capelli selvaggi da non credere […] quando alla ricreazione iniziò a parlare, non potevamo credere alle nostre orecchie. Balbettava da morire”. Inevitabili le risate e le prese in giro dei compagni di Basilio che diventa subito Tartattà per tutti. Pian piano però i bambini riescono ad andare oltre le apparenze, percepiscono la sua sofferenza e trovano la strada per renderlo partecipe e pienamente parte del gruppo.