Disability studies e inclusione: per una lettura critica delle politiche e pratiche educative
Un’analisi dei rapporti tra inclusione e abilismo e tra razzismo e rappresentazione del potere seguita da una riflessione sull’educazione inclusiva fra rappresentazioni, discorsi e culture con un esame dei dispositivi sociali che tendono a conformare tutto ciò che tende a deviare e da una descrizione di pratiche efficaci che possono essere implementate ma anche di pratiche che possono condurre a discriminazioni ed emarginazione.


Partendo dal presupposto che i DSA hanno una componente genetica fortemente condizionata dall’ambiente, gli autori prendono in esame tali fattori in relazione a scuola, università e mondo del lavoro, sia dal punto di vista scientifico ma anche attraverso testimonianze dirette.
Il testo inquadra il nido come servizio inclusivo anche per i bambini con disabilità, riflette sul diritto al gioco per il piacere del gioco e non come terapia e si sofferma sullo sviluppo comunicativo e linguistico e le specificità legate ai diversi deficit.
Nei giorni che trascorre con il papà, la piccola protagonista passa molto tempo in biblioteca alla scoperta di libri affascinanti e storie che la aiutano a capire che si può stare bene con i propri genitori anche se sono separati.
Quattro storie in cui le voci di donne e di un uomo che hanno dovuto fare i conti con il cancro si intrecciano con quelle dei medici che li hanno avuti in cura. Non sono tutte storie a lieto fine ma sono storie di persone che, mentre affrontavano una malattia così grave, non hanno voluto rinunciare al desiderio di essere genitori e, insieme, una riflessione sul tempo della vita e sul legame fra speranza e determinazione.