Accessibilità comunicativa
Risultato della collaborazione triennale fra la Rai e il Politecnico di Milano sul tema dell’accessibilità e comunicazione audiovisiva, questo manuale analizza le esigenze delle persone con deficit sensoriali e propone progetti, esperienze e pratiche che hanno l’obiettivo di rendere realmente accessibile la comunicazione in ogni suo aspetto, dal design, ai contenuti digitali, ai palinsesti radiotelevisivi, agli artefatti, all’editoria, ai musei, ai webinar. Analizza inoltre il contributo che può dare l’Intelligenza Artificiale in questo ambito.


Con il contributo di diversi autori, il libro offre una panoramica sui servizi culturali italiani e la loro capacità di accogliere tutti perché “eliminare barriere rendendo la cultura accessibile a tutti significa creare le opportunità affinché i diritti non rimangano sulla carta, ma trovino attuazione, diventando reali, e le persone con disabilità non debbano più sentirsi ospiti scomodi, inattesi, non graditi, ma invece possano partecipare pienamente alla vita culturale della comunità, arricchendola con le proprie esperienze e conoscenze. Ragionare in termini di accessibilità vuol dire quindi darsi l’obiettivo di trasformare i luoghi culturali in spazi di inclusione, di condivisione, di partecipazione e, non di meno, di democrazia e di coesione sociale”.
“Spesso, come Sordi, ci sentiamo spiazzati e non sappiamo cosa rispondere ai vari quesiti dei genitori e degli studenti dei corsi LIS, perché non abbiamo pensato a sufficienza a molti dei temi sui quali chiedono chiarimenti”. Così nasce questo libro che dà risposta a 150 domande che affrontano e analizzano tutti gli aspetti legati alla cultura e alla comunità sorda e riflettono sulle sue dinamiche identitarie, sulla lingua dei segni e sulle sfide educative e sociali connesse alla sordità.
“Tutti i giovedì sera me ne sto seduta qui ad aspettare che i miei papà tornino a casa. Ne ho sette. Però sono abbastanza piccoli e identici tra loro. Non so mai chi è chi”. Si apre così questo divertente albo illustrato che dà voce ad Else-Marie e ai suoi racconti. Le giornate scorrono serene, i papà vendono telefoni cellulari e viaggiano per tutta la Svezia, la mamma lavora e la bambina va a scuola. Viene però un giorno in cui dovranno essere i suoi papà ad andarla a prendere a scuola e questo la preoccupa tantissimo: potrebbero finire schiacciati, addentati dal cane di una sua compagna, usati come giocattoli… Come finirà? Ma perché proprio sette? si è sentita chiedere l’autrice che risponde: “Era il numero giusto. Ho fatto schizzi e prove. Sette papà prendevano il giusto spazio nelle illustrazioni. Entravano sulla poltrona. CINQUE papà sarebbero stati troppo pochi. E se avessi disegnato NOVE papà sarebbero diventati troppo piccoli”.
“Il mondo secondo Damiano è uno dei tanti mondi possibili. È come se ci ammonisse riguardo a quell’idea di realtà oggettiva che ci fa sentire tanto sicuri e orientati, come se ci dicesse: il mondo è sempre il tuo mondo. Nemmeno l’opinione più condivisa ti toglie il diritto di averne una diversa e nessuna versione ufficiale può scalfire l’unicità del tuo punto di vista. Damiano ci regala la sorpresa della libertà e del coraggio di dare coerenza con le azioni al nostro sentire”. Damiano è autistico e sogna di diventare cantante. Sua sorella, insieme al compagno, lo sostiene nel tentativo di raggiungere l’obiettivo ma soprattutto lo affianca nel suo diventare autonomo e indipendente. Una storia vera che è diventata anche un film, La vita da grandi, diretto da Greta Scarano.