Skip to main content

Archivi:

Mese: Ottobre 2019

Pagine chiare

Una raccolta di testi di facile lettura che, per caratteristiche grafiche, lessicali, sintattiche, risultano facilmente decifrabili e comprensibili, pur con argomenti non banali e un lessico ricco. Letture destinate a chi ha disturbi specifici dell’apprendimento, poca conoscenza della lingua italiana o deficit cognitivi per aiutarli ad avvicinarsi alla pagina scritta.

Il mondo in gioco

Come sostiene l’autrice “oggi, in un contesto in cui la differenza genera diffidenza e paura, la necessità di formare nei bambini un atteggiamento di apertura verso l’altro (chiunque esso sia) costituisce una priorità e forse anche un’emergenza educativa”. Per questo, e anche per dare maggiore spazio al gioco di movimento in un’epoca in cui sempre di più si sta in casa concentrati su giochi elettronici, il testo vuole fornire un supporto per la realizzazione di momenti ludici attraverso i quali scoprire come stare bene insieme e imparare a dialogare con gli altri, concentrandosi in particolare sui giochi di strada ma lasciando spazio anche a giochi del passato e conte.

Il corpo delle donne con disabilità

Un’indagine in un campo poco esplorato ma nel quale numerose sono le discriminazioni nei confronti di ragazze e donne con disabilità, anche a causa dell’intreccio fra due fattori, la disabilità e il genere. Un’analisi dei diritti umani delle persone con disabilità che si intreccia con le tematiche di genere e i Feminist Disability Studies.

Fuga in soffitta

Anouk ha quattordici anni, la sua mamma fa la climatologa e passa la maggior parte del suo tempo lontana da casa, la sua compagna Marina l’ha presa di mira e lei non sa cosa fare. Il padre le sembra poco presente e non in grado di capirla. Decide così di scappare ma, in mancanza di una destinazione che la rassicuri, si rifugia nella soffitta di casa. Ben organizzata, con cibo, vestiti e soluzioni per la propria igiene. Anouk segue, nascosta, l’andamento delle ricerche intraprese dai suoi che vogliono ritrovarla. Intanto, riflette su di sé, le sue relazioni con le compagne di scuola e soprattutto con la sua famiglia.

Tad

“Tad era una rana. Beh, non proprio…lei era quasi una rana […] era la più piccola quasi-rana di tutto il grande stagno. Era così piccola che per tenere il passo degli altri doveva muovere la coda al doppio della velocità”. Accomunati dalla paura di un grande pesce pronto a divorarli, i girini pian piano crescono. E Tad resta sempre più indietro. Finchè non resta sola ma non si perde d’animo e trova la strada per raggiungere i compagni.