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Mese: Febbraio 2016

Il ladro di polli

C’era una volta una fattoria nel bosco dove orso, coniglio, gallo e gallina stavano insieme in armonia. Improvvisamente, si avvicina una volpe che riesce a catturare la gallina. Pagina dopo pagina, senza bisogno di parole, seguiamo il frenetico inseguimento da parte degli altri animali in un crescendo divertente fino ad un inatteso finale. I bambini non hanno bisogno di parole per godersi questa storia in cui non c’è nulla di scontato e si sfatano i pregiudizi.

Cappuccetto rosso

Un bell’albo che racconta, senza parole, la storia di Cappuccetto rosso, del suo incontro con il lupo, della nonna e dell’intervento del cacciatore. Una storia notissima che, anche senza parole, è perfettamente comprensibile e accessibile anche a chi ha difficoltà con la parola scritta.

Il mio leone

Apriamo questo libro e ci troviamo nel deserto, su una duna c’è un piccolo bambino cui si avvicina un enorme, feroce leone pronto a sbranarlo. Poi cosa succede? L’assenza di parole lascia libero spazio alla fantasia dei lettori che, seguendo le illustrazioni, possono immaginare come prosegue la storia. Anche la conclusione è aperta e lascia spazio a nuove, possibili avventure che potranno avere bimbo e leone come protagonisti.

Concerto per alberi

E’ completamente privo di parole ma pieno di poesia e di musica questo bel libro che pagina dopo pagina lascia i lettori liberi di seguire il piccolo direttore d’orchestra che dalla cima di un albero è l’artefice di uno straordinario concerto per foglie e uccelli. Un libro accessibile anche a chi ha difficoltà con la parola scritta e che può raccontare una storia sempre diversa ogni volta che lo si sfoglia.

Davì

“Che io non pensavo mica che a leggere si potesse imparare a costruire dei mondi. Lo devo a Beatrice questa magia. E’ lei che mi presta i libri. E mi ha regalato anche una coperta . E un telo di plastica trasparente e grande che sembra la vela di un galeone spagnolo. Lo devo a lei. Le parole dei libri mi sembra che riescano a trafiggere il silenzio. Rotolano misteriose e si dispongono in un ordine magico a formare frasi che riescono a farti nascere emozioni che nemmeno sapevi di avere. Ti prendono e ti portano lontano, dentro mondi che non conoscevi e che, forse, non conoscerai mai”. E’ il giovanissimo Davide, detto Davì, a raccontare in prima persona la sua vita per strada, dove ha trovato serenità e pace, il sostegno di una giovane e tenace bibliotecaria che lo aiuta a fare i conti con la realtà e con il suo passato.