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Che cos’è L’occhio sullo scaffale

Il libro e la lettura, anche nella società iconica e multimediale, sono insostituibili occasioni di esperienza e crescita per tutti, adulti e bambini al di là dei differenti modi di fruizioni.

Le pagine dei libri possono essere straordinari veicoli per superare solitudini e situazioni di fragilità, permettono l’immedesimazione e l’immaginazione creatrice e, se è vero che il primo diritto del lettore secondo Daniel Pennac è proprio la possibilità di non leggere, tutti gli altri nove ci ricordano l’opportunità unica che il libro costituisce: “la lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire”.
Questa sezione del nostro sito vuole essere uno scaffale virtuale dove scoprire, o ritrovare, suggerimenti per letture stimolanti che permettono di esplorare e/o approfondire territori non sempre conosciuti.

Troverete quindi le recensioni delle più recenti pubblicazioni sul tema della disabilità e della diversità cui man mano verranno affiancate quelle di altri libri interessanti anche se usciti negli anni passati.

Troverete non solo la segnalazione di saggi o testi di taglio scientifico ma anche quella di autobiografie e di testimonianze che raccolgono le voci di chi è direttamente coinvolto e vive in prima persona situazioni di difficoltà.

Un ampio spazio viene dedicato anche ai libri per bambini e ragazzi. Pensiamo infatti che l’incontro con altre storie, uguali e diverse dalla propria, la conoscenza di bambini e ragazzi disabili o con delle difficoltà, può aiutare a confrontarsi con la realtà e tutti i suoi aspetti su un terreno protetto dove potersi sperimentare con la vita vera.

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E’ una parola

“Sentirsi simili anche quando siamo diversi, non preoccuparsi del proprio aspetto” sono le prime riflessioni di questo bell’albo illustrato che ci accompagna in un viaggio tra sentimenti, sensazioni, immagini evocative per giungere a “sentirsi piccoli piccoli in un abbraccio grande grande”. Un viaggio alla riscoperta dell’amicizia, quella vera.

 

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Affrontare la malattia e il lutto

“Il fatto che i bambini affrontino la morte diversamente dagli adulti non significa che non la affrontino e non la patiscano, e non esonera gli adulti dal compito di rispondere alle loro domande e di accompagnarli nei loro ragionamenti. Basterà lasciare al bambino il tempo per fare domande, anche se le domande ci possono sorprendere, ci appaiono bizzarre, magari irriverenti”. In prospettiva psicoanalitica, la raccolta di scritti aiuta ad affrontare un’esperienza traumatica quale la morte di una persona cara o la malattia e l’ospedalizzazione, dando utili suggerimenti per i bambini e anche per i loro genitori.

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Non tanto diversi

Una riflessione sulle potenzialità dei centri diurni per adulti con disabilità complesse che, come sottolinea Andrea Canevaro, “possono essere percepiti come luoghi dove vanno coloro che hanno una condizione di gravità accertata, senza cambiamenti previsti e prevedibili. Per questo, per qualcuno, le persone con tali condizioni vanno a finire nei Centri. Questo libro ci dice che non è sempre così. Un Centro può essere un luogo dove si continua, passando dall’integrazione (nella scuola, nel percorso formativo) all’inclusione (nell’ecosistema vasto, con un progetto di vita che incrocia e si coordina con tanti altri progetti di vita)”.

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Pedagogia Speciale e formazione degli insegnanti

 

Un’analisi storica e scientifica del ruolo della pedagogia speciale nella formazione degli insegnanti, chiave di volta per una scuola realmente inclusiva e di qualità, e una riflessione sull’impulso che questa disciplina può dare alle politiche scolastiche e sociali.

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Canguro Papini

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