Skip to main content

Archivi:

Autore: Annalisa Brunelli

Pola

“I bambini vengono da un posto molto lontano. Un posto dove le cose non esistono ancora […] e in quel luogo lontano i bambini sono stelle, puntini luminosi sparsi qua e là”. È la voce bambina di Silvia che racconta l’attesa per la nascita della sorellina e il suo arrivo troppo precoce. Pola deve restare in un’incubatrice lontana da lei che si domanda quando potrà incontrarla. Respira l’inquietudine dei suoi genitori e dovrà poi accettare che per la piccola Pola non ci sarà un futuro. “Se avere Pola per sorella non era stato come avevo immaginato, averla per stella non sarebbe stato affatto male, dopotutto. Quanti di voi hanno una stella per sorella? Beh, io sì. E un pezzo di me vola insieme a lei, una scheggia di me nello spazio infinito”.

Il girasole

“Il progetto – raccontano gli autori – è nato grazie ad un ritaglio di giornale che Liliana, la mamma di Enrico, ci ha inviato, dal titolo “La danza del girasole”. L’immagine di un fiore che balla ci è piaciuta così tanto che abbiamo voluto trasformarla in un libro, da scoprire e da leggere anche con le dita. E così come da un pezzo di carta di giornale è nata una storia, dal nostro libro nasce un fiore, tutto da toccare: prima giocando con le sue forme sulla carta e poi sperimentandole “dal vero”, grazie ai veri semi custoditi al suo interno.

La casa di Pine Island

Fiona, Marlin, Natasha e Charlie hanno sempre vissuto in giro per il mondo con i genitori che muoiono improvvisamente. Non sarà facile trovare qualcuno disposto ad accoglierle tutte e quattro ma finalmente una zia le invita a raggiungerla in Canada dove vive in una casa immersa nella natura vicino ad un piccolo villaggio. Siamo solo all’inizio del romanzo e le sorprese non mancheranno: al loro arrivo le ragazzine scoprono che la zia è morta e ha lasciato disposizioni perché la casa sia loro. Ma come potranno cavarsela da sole senza che l’intervento dei temutissimi servizi sociali possa separarle? Piene di risorse riusciranno ad architettare un piano che, con il coinvolgimento di uno scorbutico vicino e della preside della scuola, dovrebbe proteggerle.

A nessuno piace Jonna

Jonna va male a scuola, è sciatta e non ha amici. Sua sorella Miriam invece è bella e brava, eccelle in ogni campo ed è portata ad esempio da tutti. È Jonna che descrive la fatica che fa ad affrontare le giornate che non le riservano mai niente di positivo. Nessuno si è accorto che è dislessica e che le sue difficoltà scolastiche potrebbero essere superate. Il continuo confronto con la sorella la esaspera e la induce a fare cose di cui subito dopo si pente amaramente. Scoprirà pian piano che anche la sorella non è contenta dell’immagine che genitori e insegnanti hanno di lei, vorrebbe sentirsi libera di sbagliare ogni tanto e di non essere sempre così perfetta. E così piano piano le due sorelle si scoprono e ritrovano un affetto reciproco di cui si credevano incapaci.

Cronorifugio

L’inaugurazione di una clinica del passato che accoglie chi ha perso la memoria, è l’occasione per ripercorrere la storia e riflettere sul senso del tempo. “Si profila un tempo in cui sempre più persone vorranno nascondersi nella loro grotta e tornare indietro. E non da una bella situazione, in ogni caso. Dobbiamo essere pronti con rifugi antiaerei del passato. Chiamali pure, se vuoi, “cronorifugi” […] per chi è stato abbandonato dalla memoria […] non è il passato un paese straniero ma il presente, il passato è la loro patria.. L’unica cosa che possiamo fare in questo caso è creare uno spazio in sincronia con il loro tempo interiore […] quanto possa essere una cura, e se ripari i neuroni, non so dirlo. Ma queste persone conquistano il diritto alla felicità, al ricordo della felicità per essere precisi”.