Il silenzio del mondo
La storia di tre donne accomunate dalla sordità che si trasmettono da madre a figlia: Rosa nata durante il fascismo e adottata da una famigli poverissima solo per il sussidio che veniva concesso per la sua accoglienza. Considerata priva di intelligenza, impara da un incontro casuale ad esprimersi con i segni. Costretta a sposare l’uomo che l’ha messa incinta, crescerà la figlia Laura insegnando anche a lei a segnare nonostante la proibizione del marito. Da Laura nascerà Francesca, anch’essa sorda ma cresciuta nella libertà di poter usare i segni per comunicare con gli altri. Un romanzo, nato anche dall’esperienza personale dell’autore, che cerca di farci capire la diversità dell’essere sordi, la fatica del comunicare con codici non sempre accettati e conosciuti, dove ogni giorno bisogna trovare la strada per ascoltare e farsi ascoltare.


“Un giorno, in una famiglia, nacque un figlio inadatto. Nonostante la sua bruttezza un po’ umiliante, questa parola potrebbe tuttavia descrivere la realtà di un corpo molle, di uno sguardo mobile e vuoto […] stava comunque ai margini delle altre vite, non completamente integrato con queste, ma prendendovi nonostante tutto parte, come l’ombra all’angolo di un quadro, allo stesso tempo intrusa eppure voluta dal pittore”. Un romanzo che, attraverso le voci di tre fratelli, diversissimi tra loro, racconta com’è crescere con un fratello disabile.
Il volume affronta le problematiche legate ad un disturbo d’ansia piuttosto raro ma con un forte impatto sulla vita del bambino. Dopo una breve descrizione del mutismo selettivo, delle sue cause e della sua possibile evoluzione, gli autori affrontano gli aspetti tecnici dei possibili interventi, suggerendo e descrivendo nei dettagli le strategie efficaci per affrontarlo nei diversi contesti di vita.
Vincitore del Silent book contest 2022 – Gianni De Conno award, questo bellissimo albo senza parole si presta ad innumerevoli letture. La storia del piccolo pescatore cui il vento sottrae il cappello è solo l’inizio di un percorso attraverso delicate tazzine, teiere e vasi dipinti su cui si snoda la sua ricerca. Ogni volta che si arriva all’ultima pagina si desidera ricominciare alla scoperta di sempre nuovi particolari.
“Tutto ciò che nasce e vive e può spostarsi mi ha raccontato la sua storia. Restando fermo ho incontrato il mondo. Tanto per dire: proprio adesso, in questo momento, anche tu ed io ci siamo incontrati”. Un albo illustrato ispirato ad un albero realmente esistente, un castagno antichissimo lungo le pendici dell’Etna che ha visto guerre sanguinose, eruzioni e calamità naturali, ha dato ristoro a molti intellettuali europei ed è stato proclamato dall’Unesco “Monumento messaggero di pace”. Come dice l’autore “mi pare alquanto giusto. Che io sappia, nessuno tra gli esseri viventi può dirsi meno rissoso di un albero. Quattromila anni e nemmeno un piccolo litigio con i vicini”.