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Autore: Annalisa Brunelli

‘O maé. Storia di judo e di camorra

Fedeltà, coraggio, umiltà, altruismo. Sono solo i primi quattro codici del Clan dei Maddaloni e Filippo deve scegliere se farne parte. Ma questo clan è diverso, non si tratta di fare la sentinella o scippare qualche passante, non si guadagnano duecento euro al giorno ma “se diventiamo più belli noi, diventerà più bello anche il quartiere. Inutile spazzare via le siringhe e l’immondizia, se restano sporche le persone. Gli spacciatori finiti in carcere, che imparano a soffrire in palestra e trovano un lavoro grazie al Maestro, forse quando usciranno non spacceranno più. I bambini che crescono sulla via della cedevolezza, allenati a lottare a terra per ottenere ciò che vogliono e a rispettare le regole del tatami, domani non accetteranno più i portoni d’acciaio e pittureranno le facciate delle Vele”. Garlando usa nomi di fantasia ma racconta le storie vere di un pugno di ragazzi e di Gianni Maddaloni, un maestro di judo che ha scelto Scampia per dimostrare “che il riscatto è possibile. Attraverso lo sport. Attraverso il sacrificio, la disciplina, le regole…ma anche il gioco. Sono un maestro di judo. Un combattente sul tatami e nella vita. Padre putativo di tutti i ragazzi che nella mia palestra cercano un’alternativa alla strada che per loro sembra già inesorabilmente tracciata”.

Pesi massimi

Una scommessa vincente questa della Sinnos che riesce a unire in un unico libro tutte le caratteristiche che ne fanno un oggetto interessante per tutti, anche e soprattutto per chi non ama leggere o ha oggettive difficoltà, attraverso una font appositamente studiata e particolari attenzioni grafiche anche nella disposizione delle vignette e dei balloon. Un graphic novel che racconta in modo semplice e accattivante storie di sport, di grandi campioni di un recente  passato puntando i riflettori soprattutto su valori da non perdere mai di vista come il rispetto e l’attenzione agli altri, anche se avversari, anche se di un altro colore. L’improbabile incontro fra un ragazzino un po’ sbruffone e Mohammed Alì (per molti ancora Cassius Clay) permette di ripercorrere storie di chi, attraverso lo sport, ha provato a cambiare le cose, ragionando con la propria testa.

La principessa Azzurra

La scuola sta finendo ed è tempo della tradizionale recita: il maestro Gustavo ha deciso per La bella Adormentata e ha affidato ad Azzurra e Rosino i ruoli dei protagonisti. Ma “… io non sono nè dolce nè delicata, figuriamoci addormentata! – protesta Azzurra. Io non ho niente in comune con i Principi azzurri delle fiabe! – ribatte Rosino”. Una piccola storia divertente che aiuta a vedere oltre gli stereotipi.

Il mare quadrato

Si avvicina la festa della mamma e la maestra chiede ai bambini di scrivere qualcosa su questo tema. Ma Giacomo vive in un istituto di suore e della mamma ha un ricordo lontano e un’infinita nostalgia. Niente di più. Così, trascinato dall’unica amica che ha, parte alla sua ricerca. Una storia semplice dedicata a tutti quei bambini che, al compimento dei tre anni, vengono separati dalle madri in carcere.

Habiba la magica

Una storia di bambini in cui si intrecciano avventure, magia e un pizzico di paura. Una storia come tante in cui però si possono seguire i fili leggeri di temi delicati, quali l’appartenenza e la memoria delle proprie radici.