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Mese: Febbraio 2023

È facile parlare di disabilità (se sai davvero come farlo)

“Ho deciso di scrivere questo libro per chiunque. Ecco qui, L’obiettivo è stato mettere nero su bianco, raccogliendole in modo semplice ma non superficiale, le linee guida dell’inclusione della disabilità, affinchè si possa creare, insieme una società veramente su misura di tutte e di tutti. E per farlo, occorre partire dalla parola […] solo quando capiremo che l’inclusione è una questione universale, che semplicemente riguarda tutte le persone e non solo una fetta ristretta della società, allora sì, inizieremo a progettare un  mondo più inclusivo”.

Rosalind la signora del DNA

La storia vera di una donna determinata: Rosalind nasce a Londra nel 1920. All’epoca le bambine, e le donne, non avevano molte prospettive per il loro futuro diverse dal diventare buone mogli e madri. Ma Rosalind non si arrese a questo destino e difese con energia il suo diritto allo studio scientifico. Era affascinata dalla cristallografia a raggi X che permetteva fra l’altro lo studio del Dna di cui ancora non erano stati svelati i misteri. Il Nobel per la scoperta della doppia elica del Dna venne assegnato a tre uomini quattro anni dopo la sua morte ma per tale scoperta era stato determinante il suo contributo, nonostante le difficoltà di lavoro che le toccò affrontare e l’ostilità dei colleghi uomini che non tolleravano la sua grande intelligenza e le sue capacità.

Viaggio nella costituzione

Quando le maestre annunciano che verrà fatta un a lezione sulla Costituzione, i bambini sbuffano pensando ad una cosa noiosa. Poi in classe arriva Angela, una donna cieca che li invita ad una gita nel quartiere. È l’occasione per Diego e la sua classe, per ripercorrere i punti fondamentali della nostra Costituzione che parla di cose concrete: per strada, in classe, ai giardini pubblici, dal fornaio, in piazza o di fronte a un monumento, tutto è regolato dalla nostra Carta dei diritti.

Sei fuori

“Sei fuori, ti dicono, quando invece sei chiuso dentro una gabbia che nessuno ha voglia di aprire. Sei strano, ti dicono, non sei come gli altri”. Bea ha tredici anni, è timida, brava a scuola, amante dei libri e, in particolar modo, delle storie di paura, isolata dai compagni che la considerano una secchiona. Così cerca di essere invisibile poi in classe arriva un ragazzino con disabilità, Glauco, esuberante e scintillante come il suo nome. “I suoi genitori lo portavano dappertutto, senza paura […] non volevano aggiustargli il mondo intorno, no, volevano solo insegnargli un pochino come muoversi nel mondo. E volevano che noi ragazzi dessimo una mano”. E per Bea le cose cambiano, comincia a farsi domande, a guardarsi intorno e a prendere posizione.