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Mese: Marzo 2020

L’ultima mela

Alice ha quindici anni, vive con la madre dopo che il padre le ha lasciate. Le tensioni sono continue mentre affiora sempre più un passato di cui non è mai stata messa a parte. L’abbandono, senza alcuna comunicazione, da parte del fidanzato infrange il precario equilibrio in cui viveva e la manda in crisi. La notizia di un caso di violenza nei confronti di una coetanea sconosciuta, la scuote profondamente, la porta a fare nuovi incontri, a rivedere le sue relazioni e a mettersi in una dimensione di ascolto nei confronti dei suoi genitori. Potrà così fare i conti con le loro storie, difficili e dolorose e, insieme, provare a leggere dentro se stessa e guardare al futuro con disponibilità e capacità di scegliere la strada giusta.

Alba il pesce centenario

Prendendo spunto dalla vera storia di un pesce che visse 205 anni, l’albo segue le vicende di Alba, il pesce protagonista, alle prese con l’inquinamento dei mari e la distruzione dell’habitat che le permetteva di vivere, insieme a tanti altri abitanti delle acque. La salverà una bambina che la trova imprigionata nella plastica e che, da quel momento, decide di ripulire il mare a cui poterla poi riportare. Un lieto fine per i piccoli lettori ma ancora un’utopia nel mondo reale.

Come in un film

Nell’inseguire la sua palla, la piccola protagonista si trova proiettata in un mondo fantastico dove incontrerà attori e registi famosi. Un gioco divertente per i lettori che, osservando le sagome dei personaggi che la bimba trova sul suo cammino, devono indovinare a chi corrispondono. Per chi non ci riesce, in fondo al libro ci sono le risposte!

Ora non più

“Jimmy appena nato era riccio, Soledad appena nata era pelata, Youssef appena nato era tutto rosso, Sveva appena nata era chiara. Ora non più”. L’albo segue i quattro bambini mentre crescono, sottolineandone le differenze ma soprattutto i cambiamenti. Perché “per restare se stessi, tutti cambiano. Ora e sempre. Diversi”.

Essere gruppo di lavoro

Una riflessione sul tema, sulle criticità e le potenzialità che porta il lavorare, pensare e produrre insieme, sull’impegno che comporta saper coordinare e allenare la capacità generativa che evita la routine e fa spazio alla sperimentazione e alla capacità inventiva e innovativa.