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Mese: Marzo 2020

Stare con ragazze e ragazzi in difficoltà

Come aiutare tanti giovani fragili nel cammino di costruzione della propria identità personale e sociale? Come far sì che la scelta dell’educazione sia l’opzione sociale prioritaria? Quali possono essere i luoghi dell’incontro? Come ricostruire relazioni fra ragazzi e adulti? Che direzione deve prendere un investimento pedagogicamente fondato, che riconosca la problematicità delle azioni educative? Il libro ruota intorno a queste domande e traccia un possibile percorso di riflessione e di lavoro.

Il viaggio di Cam

“Mi vedi? Non mi vedi? E’ normale così, perché sono minuscolo e poi non riesco a star fermo; ma ci sono. Mi chiamo Cam e sono un seme”. Seguendo il suo viaggio l’albo accompagna i piccoli lettori alla scoperta dei luoghi dove si trovano gli ospedali di Emergency mentre ascolta le storie dei tanti bambini vittime di guerra. Il suo cammino è accompagnato dalle illustrazioni di sei fra le più importanti illustratrici italiane.

 

Greta e le altre: un pianeta da salvare

“Noi possiamo e dobbiamo far sentire la nostra voce, perché gli adulti proprio non vogliono capire che non c’è più tempo, che l’ora di fare qualcosa è adesso”. Immaginando un incontro fra la famosa ragazzina svedese e una coetanea curiosa, il libro ne racconta la storia aiutando i più piccoli a riflettere sulla salvaguardia dell’ambiente.

Matilde

Incontriamo Matilde, la piccola protagonista di questo albo senza parole, affacciata alla finestra dello studio di uno strano pittore. Dopo avergli rubato un pennello, disegna un enorme drago sul muro. Ma l’animale prende vita e non è docile come la bimba pensava. Sarà necessario l’intervento del pittore derubato per evitare complicazioni.

Una sfida attraverso i limiti

“Non mi faccio più domande sul perché sia accaduto o come sarebbe stata la mia vita se tutto ciò non fosse accaduto. La mia vita oggi è questa, faticosa, dinamica e piena di entusiasmo. Lo è accanto a una persona che non è più autosufficiente a causa di un incidente che l’ha resa invalida. Ho avuto tanti dubbi in questi anni ma mai quello di lasciare mio marito perché costretto in carrozzina. Il suo trauma è diventato il nostro trauma, la nostra vita, la nostra quotidianità. Lo sport, il triathlon, ha avuto il merito di farmi rinascere e di coinvolgere Davide […] Race Across Limits è questa sfida attraverso i limiti. Noi oggi possiamo dimostrare che si può ricominciare a vivere in maniera serena e appagante anche su due ruote, carrozzina o bici che sia”. Il diario della sfida che ha portato l’autrice a percorrere in bici 2200 chilometri fino a Santiago di Compostela intrecciato al ricordo dell’incidente del marito e del lento cammino verso l’accettazione di una disabilità che non ha impedito alla coppia di trovare la strada per risalire la china.