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Mese: Novembre 2016

Chiedimi cosa mi piace

Un papà e la sua bambina. Una passeggiata dedicata l’uno all’altra, un dialogo intenso e sorridente. Una relazione profonda che anche attraverso le piccole cose manifesta tutto l’affetto e la tenerezza di un padre, di cui le belle tavole di Suzy Lee sottolineano l’importanza.

Ferma così

“La sera prima che Ingrid morisse l’abbiamo passata in camera mia, sedute a terra a far finta di studiare per l’esame di fine anno di Biologia […] e poi, quando si è alzata per andare via, io avrò distolto lo sguardo, e lei avrà fatto scivolare il suo diario sotto il mio letto, e io mi sarò persa in un qualche pensiero scemo, ignara di quello che stava per succedere”. E’ Caitlin che racconta del suicidio della sua migliore amica e del suo senso di colpa, della sua incapacità ad aiutarla e, anche, a riprendere la scuola, e la vita, senza di lei. In un doloroso percorso, accompagnato dalla lettura del diario di Ingrid, Caitlin riuscirà a fare i conti con tutto questo e imparerà ad aprirsi a nuove possibilità e nuove amicizie. “Non è il lieto fine che avevamo sognato io e Ingrid, ma è solo una delle tante cose con cui sto imparando a misurarmi. La vita che cambia. Le persone e le cose che passano. E quelle che arrivano, senza che tu te l’aspetti, e ti abbracciano forte”.

Fedoro

“Il fatto è questo: non sono uno da amici immaginari. Dico sul serio. Quest’autunno vado in quinta. Alla mia età è meglio non passare per matto”. E’ Jackson che racconta della sua famiglia, delle difficoltà economiche, della malattia del padre, del loro voler orgogliosamente sperare in un futuro migliore che dipenda dalle loro forze. E racconta anche la fatica di dover cambiare scuola e amicizie, dover dormire in auto e perdere tutti i punti di riferimento senza sapere cosa accadrà domani. Un bel romanzo che dà voce ai tanti bambini che si trovano in condizioni simili alle sue e che, con la comparsa del gatto immaginario Fedoro,  vuole ricordare che non si può rinunciare alla speranza, che va alimentata anche dalla fantasia e, perché no, da un pizzico di magia.

Fesso

“Mr. Selkirk, il mio insegnante di lettere, dice che devo scrivere qualcosa – qualcosa di lungo – su ciò che è successo durante le vacanze invernali, anche se – secondo me – non servirà a molto.  Io non volevo mica che Danley si facesse male e non credo nemmeno di avere un uno per cento di colpa, figuriamoci di più, anche se non posso negare di essere stato presente”. Parte da qui il diario di Julian che con il passare dei giorni si appassiona al compito, apparentemente ingrato, che gli ha affibbiato il suo professore: scrivendo, prende lentamente coscienza di se stesso e di quello che può venire dalle sue azioni. Di cosa è successo con Danley verremo a sapere solo nelle ultime pagine ma intanto ci saremo affezionati a questo ragazzino che ne combina di tutti i colori ma è sincero e leale e ci offre uno sguardo disincantato sull’America degli anni Sessanta.

[Im]perfetti

In un mondo inquietante dove la genetica continua a selezionare individui sempre più perfetti e il governo isola e destina ai mestieri più umili tutti coloro che perfetti non sono, si svolge il Grande Spettacolo dei Talenti che dovrà selezionare l’eccellenza fra i ragazzi partecipanti. La storia segue in particolare la lenta presa di coscienza di un terzetto che dovrà decidere se scegliere il successo e l’omologazione o la libertà.

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