Tutto quello che vorreste sapere sul sesso
Direttamente rivolto agli adolescenti e ai giovani adulti con sindrome di Asperger ma anche alle loro famiglie, il libro cerca di fornire, in modo semplice e chiaro, tutte le informazioni utili a sapere quel che serve su sesso e sessualità, conoscere e prendersi cura del proprio corpo, distinguere fra comportamenti sicuri e a rischio, gestire le relazioni amicali e sentimentali, così da poter prendere decisioni ragionate e consapevoli.


E’ possibile realizzare una compresenza didattica o è di difficile attuazione? A questa domanda, gli autori rispondono in modo affermativo, esaminando i vantaggi e i diversi modelli di compresenza ai fini dell’inclusione, per poi presentare numerose esperienze concrete realizzate in scuole di diverso ordine e grado.
Un libro scritto a più mani, frutto di numerosi incontri e discussioni che hanno coinvolto diverse famiglie con un figlio con disabilità visiva, che raccoglie esperienze e riflessioni sul proprio vissuto, l’accettazione, le dinamiche familiari, la scuola e lo sport, le amicizie. “Sono pagine scritte dai genitori per altri genitori [da cui] traspare il coraggio di mettersi in gioco fino in fondo, la forza di portare alla luce il proprio vissuto, a volte doloroso, riuscendo non solo a trasmettere la forte emozione nella narrazione, ma anche il desiderio e la capacità di dare indicazioni a quanti si trovano ad affrontare da soli il disagio, il dolore di sapere che il proprio figlio ha un problema, un limite con il quale dovranno convivere”.
Il volume raccoglie indicazioni operative e un ampio panorama di strumenti didattici e interventi di recupero, con suggerimenti pratici per il loro utilizzo con l’obiettivo di rendere le famiglie più informate e consapevoli delle caratteristiche e delle problematiche connesse ai DSA ma anche dei cambiamenti normativi che consentono interventi mirati ed efficaci.
Il libro presenta in modo chiaro le caratteristiche e le problematiche dei disturbi dello spettro autistico e dà indicazioni pratiche perchè i familiari non solo non si sentano soli ad affrontare la diagnosi ma anche perché possano assicurare al figlio una qualità di vita elevata e soddisfacente in tutti i contesti sociali.