La Shoah dei disabili
Il volume affronta il tema dello sterminio dei disabili da parte del nazismo, ricostruendone la storia nel tentativo di comprendere, anche in senso pedagogico, il significato di questo avvenimento che fece fare grandi passi indietro alla storia dell’integrazione, messa in discussione dalle teorie eugenetiche dell’epoca che sostenevano l’impossibilità di educare persone con deficit a cui negavano l’appartenenza alla società civile.


La conchiglia cui fa riferimento l’autrice è la sua carrozzina che la accoglie e la accompagna lungo le sue giornate e i suoi numerosi incontri di cui racconta, delineando brevi ritratti di donne e uomini, disabili e non, laici e consacrati, con cui ha vissuto momenti forti di condivisione, in un percorso di vita che, pur facendo i conti con una disabilità che le impedisce i movimenti, le ha permesso di laurearsi, lavorare e anche prendersi cura della sua famiglia.
Una riflessione sul ruolo della pedagogia speciale che anticipa e orienta il dibattito educativo, a partire dall’analisi delle difficoltà e delle diversità per giungere al loro superamento in una rilettura che ne riconosce il valore e la ricchezza per tutti.
“Da tempo il Re e la Regina aspettavano un erede e, quando nacque la principessa, il loro cuore traboccò d gioia”. Inizia nel più classico dei modi la storia di Elisa, principessa desiderata e amatissima che però non può camminare e sfoga la sua frustrazione pretendendo ubbidienza assoluta e risposta immediata a tutti i suoi capricci. Seguendo il ritmo di una fiaba, la storia di Elisa prosegue con la comparsa di un misterioso venditore di tappeti e i sogni nelle notti di luna piena e ci conduce ad un finale realistico che parla di presa di coscienza e accettazione.