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Mese: Ottobre 2015

La mia dislessia

“La dislessia non è altro che non-conformismo, l’essenza stessa della diversità. La dislessia è una disabilità che invoca scusa e comprensione, che crea una sua logica alternativa, un mondo a se stante […]. L’immagine che si ha di sé è una cosa molto fragile e privata. Al livello più intimo, quello dell’autostima, ogni dislessico ha una storia di autodenigrazione e di rimpianto che con il passare del tempo può essere affrontata e capita, ma che non si può cancellare. L’immagine di me come cretino è intrecciata al mio essere a livello neurologico, fonologico, linguistico. E’ il mio codice fonetico. Quando leggo, questa immagine legge insieme a me, interpretando ogni parola, ogni fonema”. Ripercorrendo la sua vita e le difficoltà legate ad una mancata diagnosi, l’autore sfata molti luoghi comuni sulla dislessia e evidenzia le strategie messe in atto dalla mente umana per aggirare gli ostacoli.

Bambini nei guai

“Abbiamo voluto dare espressione alle voci e alle storie di alcuni bambini spesso non ascoltati […] percorrendo alcune periferie esistenziali dell’infanzia. […] Perché proprio queste e non altre storie? Chi ha scritto l’ha fatto col desiderio di aprire uno spazio di dialogo sul mondo attuale dell’infanzia in Italia in alcune sue particolari problematiche […] Queste storie però contengono germi di speranza, sono state in vario modo luogo di incontro in cui sono stati iniettati gli antidoti del bene, quel bene che non fa rumore , ma che può operare trasformazioni esistenziali”.

 

Autismo e crescita familiare

Una sintesi del lavoro svolto dall’associazione Il Filo dalla Torre con le famiglie che hanno figli con autismo, secondo l’approccio PEIAD e la realizzazione di un percorso di consapevolezza e crescita che offra  alla famiglia la possibilità di acquisire competenze tecniche ma anche di riconoscersi come sistema complesso con un proprio progetto evolutivo

Psicoterapia con le persone sorde

Nato dall’esperienza trentennale dell’autrice, il libro, anche attraverso la presentazione di alcuni casi clinici, propone una riflessione sulle possibili metodologie di lavoro psicoterapeutico con le persone sorde, ponendo al centro la qualità della relazione e il rispetto dei valori di riferimento del paziente.

Diamo un segno

Un percorso storico sul tema della sordità, che prende il via da epoche lontane in cui le persone sorde venivano emarginate e spesso rinchiuse in quanto mute e quindi non intelligenti e che ripercorre i passaggi storici e scientifici che hanno contrapposto chi sosteneva il metodo oralista e chi quello legato alla lingua dei segni.