Skip to main content

Archivi:

Autore: Annalisa Brunelli

Breve storia di un lungo cane

Un nuovo capitolo della storia di Hank Zipzer in una collana pensata per i ragazzini più giovani alle prese con i primi anni di scuola: anche lui ha iniziato da poco il suo percorso scolastico e sono già emerse tutte le sue difficoltà, legate ad una dislessia non ancora riconosciuta. In questo racconto, scopriamo come è riuscito a prendere dieci nella relazione di scienze, pur non avendo letto nulla né scritto una parola, e come questo gli permetterà di avere il tanto desiderato cane.

Camilla che odiava la politica

“Io farò l’ingegnere e basta. Con questo non voglio dire che non mi occuperò più di politica, perché sarebbe ingiusto, anzi, impossibile. Se c’è una cosa che ho imparato dalle lezioni di Aristotele è questa: quando non siamo da soli, siamo sempre una polis, cioè una piccola città, anche in due, e ognuno è chiamato ad essere ministrum, servo, dell’altro. Nessuno può permettersi di dire “Io non gioco”. Siamo tutti in campo per la stessa partita a tre tocchi: capire, partecipare, servire”. Camilla ha dodici anni e tanta nostalgia del suo papà che ha perso quando aveva sei anni. Arrestato ed accusato ingiustamente si è ucciso in carcere lasciandole dentro una gran rabbia. L’incontro con un barbone misterioso le permetterà di riflettere sul senso dell’impegno del padre, sull’onestà e la necessità di assumersi le proprie responsabilità.

Il cavaliere Saponetta

“Il cavaliere Saponetta in realtà si chiama Roger: Roger de Sen Tro Pè. Ma per gli amici e i nemici è il cavaliere Saponetta, perché è sempre pulito. Pulitissimo”. Quando si appresta a godersi una meritata vacanza, viene convocato dal re che lo incarica di uccidere un drago pericolosissimo. Accompagnato dal fido scudiero Elmo parte, incalzato dal misterioso conte Grigio. Dovrà rinunciare a lavarsi, affronterà mille pericoli mentre il drago sembra sempre più vicino. Lasciamo scoprire ai lettori come andrà a finire questa storia divertente, scritta con la font leggimi! per consentirne la lettura anche a chi ha difficoltà

Garrincha

“Avevo quattro anni, prendevo la palla e camminavo a piedi scalzi in cucina, nei prati, nel fiume […] Non era facile la mia vita. Era complicata. A volte andava storta. Solo il calcio mi faceva stare bene, e mi pareva, la vita, una partita di pallone difficile da giocare”. Un bel graphic novel che racconta ai più giovani la storia di Garricha, considerato da molti come il miglior calciatore brasiliano dopo Pelè, a dispetto di diversi difetti congeniti che gli aveva lasciato la poliomielite.

Io aspetto

Un formato lungo e stretto in sintonia con il filo rosso stretto fra le mani del protagonista, che lo accompagna da quando bambino “aspetta di crescere” alla speranza “che torni di nuovo primavera” e arrivino nuove vite. Pochissime parole e immagini delicate che raccontano, senza bisogno di spiegazioni, ciò che accade diventando grandi.