Un grande spettacolo
“Quando è cominciato lo spettacolo avevi otto anni e un impiccio di carattere. Io ne avevo undici, ero e sono il fratello grande”. E’ Armando che racconta cosa capita nella sua famiglia quando il fratellino riesce a convincere la madre ad assistere ad un incontro di wrestling, di cui è appassionato. Tra gare, confusione di ruoli, cattivi consiglieri, gatti e un grande amore, la storia si sviluppa intorno alla relazione ambivalente e fortissima fra i due fratelli dove il più piccolo mostra spesso una saggezza e una capacità di ascolto che aiutano Armando a capire la direzione da prendere.


Ispirato alla storia della grande ballerina e coreografa Gillian Barbara Lynne, l’albo racconta la storia di una bambina vivace e fantasiosa, che non tutti riescono a capire, sottolineando quanto sia importante mettersi in ascolto e rispettare i desideri e le aspirazioni di ciascuno.
Quando l’alluvione rende inservibile la casa in cui vive con la madre e il fratello maggiore, Mea deve trasferirsi a casa della zia. Sarà l’inizio di un periodo duro, dovrà fare i conti con una nuova lingua e una nuova scuola mentre la zia si dimostra fragile e sola. Toccherà quindi alla ragazzina prendersene cura mentre faticosamente cerca di inserirsi e ritagliarsi un posto nella classe. Quando arriveranno anche i suoi famigliari, intenzionati ad allontanarla dalla zia, dovrà usare tutta la sua abilità per convincere la mamma a rimanere, affrontare la realtà e ad abbandonare la ricerca spasmodica di un altrove, sempre migliore del posto in cui si trova.
Da uno dei maestri dell’illustrazione italiana, la rivisitazione di una fiaba tradizionale.
Da uno dei maestri dell’illustrazione italiana, la rivisitazione di una fiaba tradizionale.