“Ogni mattina, in riva al fiume, Rose cattura la nebbia con la sua rete. Si avvicina senza fare rumore e la acciuffa con un gesto deciso.” La bambina passa il suo tempo a filare la nebbia per nascondere dolori e tristezze dei suoi compaesani ma anche per coprire il vuoto del suo cuore dopo la separazione dei genitori. Ma un giorno riceve una lettera dal padre lontano. E il mondo si riempie di luce.
“I fiumi straripano, talvolta. I bambini, talvolta, leggono con difficoltà […] Purtroppo, però, non è possibile prevedere l’ampiezza di tutte le piene di un fiume. Così, per quanto alto possa essere un argine, è sempre possibile che un fiume straripi. In quel caso, i danni che farà saranno maggiori di quanto sarebbe successo se gli argini non ci fossero stati. Più cementificate e più, probabilmente, vi salverete dall’esondazione, ma più drammatici saranno i danni quando l’esondazione sarà più forte del vostro cemento. Per certe leggi succede qualcosa di simile. Più legiferate e più, probabilmente, salverete quegli allievi che rientrano negli argini della legge. Ma tutti gli altri?”. Mentre ripercorre la storia dei tanti bambini che ha conosciuto nel suo lavoro, l’autore suggerisce modalità di approccio e strategie di intervento mentre punta il dito contro l’eccessiva burocratizzazione nei confronti di piccoli che avrebbero solo bisogno di essere ascoltati, accettati per come sono e aiutati secondo i loro bisogni.
Jim appartiene ad una famiglia di nomadi, abituati a girare fra i paesi irlandesi e a fare i conti con pregiudizi e ostilità degli abitanti che spesso li costringono ad allontanarsi. Durante la sosta a Dundray, il ragazzino, insieme ad altri piccoli del suo campo, deve frequentare la scuola ma non sa leggere ed è presto oggetto di atti di bullismo. L’amicizia con Kit, che con semplicità gli offre il suo aiuto e gli insegna a leggere, lo aiuterà a difendersi.
“Non saluto, non mi muovo, non dico niente. Ora voglio solo portare con me un’immagine. So che anche a distanza di molto tempo la ricorderò in piedi davanti a una porta bianca, con una maglietta felice e le guance arrossate e rigate dalle lacrime. Ricorderò come il vento le muove i capelli sulla fronte, avanti e indietro. Ricorderò il minimo dettaglio di come scuote la testa. Ma più di tutto, ricorderò quanto mi ha voluto bene. Mi giro, sapendo che potrei non rivedere mai più Julie Murphy. Ma saprò che esiste per il resto della mia vita”. E’ la stessa protagonista, Carley, una ragazzina con una madre fragile e che è stata brutalmente picchiata dal patrigno, che racconta della sua vita presso la famiglia cui è stata affidata. Non abituata ad essere amata, fatica a lasciarsi andare e ad accettare che anche per lei è possibile ricominciare.
Il volume presenta i risultati di una ricerca che si è occupata di deficit sensoriali e in particolare di sordocecità, ha evidenziato il numero di persone che ne sono toccate che raggiunge in Italia lo 0,3% dell’intera popolazione. Vengono anche analizzati gli interventi in loro favore resi possibili dalla legislazione, in particolare dalla legge 107/2010.