Sulla mia terra
“È difficile descrivere i volti dei bambini palestinesi che guardano le colonie israeliane. Sono vicini che si osservano, vicini che si temono, vicini che calpestano la stessa terra sentendola propria. Jinan non può andare a scuola e ha paura di uscire di casa. Quando si affaccia alla finestra vede i bambini israeliani giocare e invece lei si nasconde. Si sente senza forze. Mi dice che vorrebbe vivere come tutti i bambini del mondo: senza aver paura di addormentarsi, libera di camminare con i suoi coetanei”. A un anno di distanza dal 7 ottobre, partendo da una cronologia che risale fino alle origini del conflitto israelo-palestinese e approfondendo i concetti chiave, il libro fornisce le coordinate per orientarsi. E raccoglie tante voci come quella della piccola Jinan accanto alla quale risuona forte quella di Iddo, israeliano, che dice: “Non me ne vado perché questo è l’unico posto che conosco, l’unico che chiamo casa. Così, quando le persone mi rivolgono questa domanda, penso che siano le stesse persone che dicono che i palestinesi se ne dovrebbero andare dalla loro terra. Invece io credo che dobbiamo restare tutti qui, perché solo collaborando insieme potremo avere un futuro migliore. E anche se ho paura, non smetterò di volere quel futuro per tutti: israeliani e palestinesi. Insieme”. Francesca Mannocchi ha scritto questo libro nell’estate del 2024, raccontando ai ragazzi uno degli scenari più intricati del mondo “perché non smettiate di credere negli esseri umani”. Da allora nulla è cambiato (se non i numeri dei morti e dei feriti) fino a pochi giorni fa quando una fragilissima tregua ha aperto uno spiraglio di speranza. Aspettiamo che Francesca ce la racconti.
Dati del libro
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Autore/i: Francesca Mannocchi.
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Editore: De Agostini
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Luogo edizione: Segrate
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Anno: 2024
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Pagine: 280
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