Alzo gli occhi per dire sì

L’autobiografia dell’autrice, una donna con una gravissima disabilità che la limitava quasi completamente nei movimenti e le impediva di parlare. Visse in istituto per molti anni senza che si capisse che era in grado di comunicare. La sua vivida intelligenza e il suo carattere determinato le hanno permesso di non lasciarsi andare e di continuare a tentare di farsi capire dal personale. Il giorno in cui qualcuno capì che Ruth alzava gli occhi per dire sì fu l’inizio, anche se faticoso, di un cammino verso le relazioni e l’autonomia, un cammino che le ha consentito di lasciare l’istituto e condurre una vita indipendente e di raccontarsi attraverso tabelle comunicative e movimenti del viso.

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