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Mese: Ottobre 2022

Diversi a chi?

“Sì, sono come te: sono una bambina! Ma ho una cosa in più…ho una disabilità. Sai cosa vuol dire?”. Con domande impertinenti, battute sbarazzine, voglia di confrontarsi, i bambini che spuntano da queste pagine dicono tutti la stessa cosa: se ci conosciamo troveremo il modo di stare insieme.

Lei ci sarà sempre

Una nuova uscita per Camilla, la collana di uovonero nata per rispondere alla richiesta, in costante crescita, di libri con un testo in simboli. L’obiettivo è quello di pubblicare albi illustrati di qualità scelti nel panorama dei titoli dei principali editori italiani per l’infanzia. Questa volta ci viene proposto un piccolo racconto fatto di grandi immagini e poche parole. È una voce bambina che ripercorre alcuni momenti importanti in cui la presenza della madre l’ha rassicurato, consolato e protetto e che, adesso, anche se non c’è più, è sempre al suo fianco.

L’altro

Un albo senza parole che nelle pagine di sinistra mostra un bambino e in quelle di destra un gorilla. Fra i due si intesse un dialogo fatto di gesti, giochi, piccoli dispetti e piacevoli sorprese. E così via via fino a quando il bambino aprirà il cancello verso la libertà e la condivisione, ignorando pregiudizi e stereotipi che vedono nell’altro qualcuno a temere e tenere lontano.

Giocando s’impara

Una nuova uscita per la collana i quaderni di #intantofaccioqualcosa, pensata soprattutto per le famiglie e i bambini con difficoltà, ma non solo e che raccoglie numerose attività, accomunate da una particolare attenzione alla leggibilità, con istruzioni semplici e sintetiche, dettagliate punto per punto e accompagnate da fotografie descrittive e chiare. In questo caso si tratta di una raccolta di giochi da costruire insieme utilizzando materiali di recupero e le schede da ritagliare inserite nel quaderno. Le attività proposte sono il frutto dei numerosissimi video e materiali scaricabili che uovonero ha postato nel periodo più difficile dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19, quando il lockdown ha costretto tutti a stare in casa e che hanno permesso di trascorrere qualche ora in leggerezza.

Per sempre Giò

“Per ventisei anni, io e Giò avevamo faticato a trovare perfino qualcuno che fosse disposto a venire a prendere un gelato insieme a noi e di colpo ci ritrovavamo in mezzo a tanta gente che voleva conoscerci […] sono sicura che da lassù, nel vedere i suoi nuovi amici, è orgoglioso. C’è chi mi racconta che se ne sta seduto vicino a una sedia vuota con il libro appoggiato mentre l’Inter gioca”. Dalla voce della madre, il racconto del figlio che il Covid si è portato via.