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Mese: Giugno 2019

Un pranzo semplice

“Michela ama l’uovo sodo, la maionese e i tortelloni della nonna […] raccontare la sua storia è come fare un lungo pranzo. Ci sono tutti i suoi piatti preferiti, compresi i panini con la mortadella e la maionese, ma ci sono anche quelle pietanze che, diciamo la verità, mangiamo tutti perché fanno bene come verdure, cereali e legumi. Ci sono anche quelle cose che non sopporta, come il caffellatte […] il piacere di mangiare in compagnia non ti lascia mai, esattamente come Michela che soffre e non lo dice perché preferisce mostrarti la sua felicità. La stessa Michela che ti tiene sempre per mano, sa che così è lei a non cedere mai, mentre tu sai che lei sta bene. Michela è mia figlia e ha una forma di epilessia farmaco resistente aggravata da disturbi del comportamento”.

Stelle di panno

Liliana e Carla sono amiche per la pelle, abitano nello stesso palazzo e frequentano la stessa scuola. Fino al giorno in cui alla prima viene comunicato che non ci può più andare a causa della sua razza. Siamo a Milano nel 1938 e, attraverso la storia delle due bambine, anche i ragazzini più giovani possono ripercorrere gli anni del fascismo, delle persecuzioni e della seconda guerra mondiale.

Annie: il vento in tasca

La storia vera di una giovane donna che, sfidando convenzioni sociali e pregiudizi, alla fine dell’800 decide di emulare l’impresa di Phileas Fogg, il famoso protagonista del romanzo di Verne e riesce a fare il giro del mondo in bicicletta raggiungendo il traguardo quattrodici giorni prima del limite massimo di arrivo. I particolari accorgimenti tipografici rendono il testo accessibile anche a chi ha difficoltà di lettura.

Nel grembo del mare

Protagonista di questo intenso albo illustrato è un bambino non ancora nato cui si rivolgono gli autori per raccontargli del suo paese, della necessità di fuggire e del terribile viaggio al termine del quale ha visto la luce. L’albo è dedicato “ai bambini strappati dalle braccia delle proprie madri che perdono la vita nel tentativo di emigrare verso un mondo migliore […] la condizione di questi bambini non ha bisogno unicamente di lacrime e di gesti caritatevoli, ma di un’umanità che riscopra la sua vera essenza. Dimenticarlo significherebbe vivere in un mondo disumano”.

Grande come il mare

Quando Ali chiede alla nonna se nella sua lunga vita è riuscita a realizzare tutti i suoi sogni, scopre che è soddisfatta di tutto ma non è mai riuscita a vedere il mare. “Avrei potuto, non è molto lontano da qui, ci vogliono al massimo due giorni di cammino. Eppure ho sempre rimandato e oggi le mie povere gambe non ce la fanno più”.  La storia di un bambino e del profondo affetto che lo lega alla nonna e che lo induce a raggiungere il mare per portargliene almeno un poco.